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Mangiare bene al museo: 5 ristoranti da non perdere en Italia

Mangiare bene al museo Oggi è più che mai una scelta azzeccata, per vari motivi. Perché mangiare bene al museo è ormai una richiesta legata a un’offerta che nasce dalla scelta, ben oculata, da parte di manager di siti museali di fare accordi con cuochi di livello per impostar una ristorazione all’altezza delle mostre. La tendenza è llegada a Italia e da qualche anno hanno aperto (e apriranno) ristoranti, bistro e cocktail bar, new place to be della ristorazione nelle grandi città. Eccone 5, visto recientemente. E tutti da probare. Magari en ocasión della Giornata internazionale dei musei.

Mangiare bene al museo

Aperto da qualche mese e già promise di diventare la meta di fine dining più esclusiva della città, anche solo per la posizione. Plaza San Carlo. Ma la difference, aparte de la ubicación nel cuore della città e il progetto di intern curato dallo studio Lamatilde, è la proposta gastronomica. Ad accoglierci dai Costardi Bros c’è cristian costardi, il fratello maggiore. La sua cucina e quella del fratello Manual (un gigante soprattutto in pasticceria) aveva già ampiamente sedotto frecuentando il ristorante di famiglia Christian e Manuel a Vercelli. Oggi se Scatto representa por una parte la continuidad de qué proyecto, dall’altra è uno “scatto” verso la piena maturità raggiunta. Il ristorante si trova nella sala adiacente al Caffè San Carlo, con losa de entrada Gallerie d’Italia Intesa Sanpaolo, a ristorante espressione del dualismo gastronomico dei Costardi Bros mossi da semper da una visione verso il futuro, ma con radici ben solid nel loro territorio, di cui hanno semper fatto tesoro. I menù degustazione principali sono Disegno e Ritratto. Disegno (che è stata la prima forma di fotografia) è la proposta più incentrata sul territorio, con piatti classici comme il Vitello tonnato nella sua versione più fedele e tradizionale. Ritratto è un’istantanea della squadra di cucina. Vuole essere un omaggio al contributo che ogni member può appportare alla costruzione del piatto. Scatto libero è invece il menù del gioco e del divertimento, della sfida, della creatività, della voglia di andare oltre ogni schema. Piatti a creati a mano libera, per ispirazioni nate dietro il bancone o simplemente per utilizzare ingredientei già presenti in cooking e renderli qualcosa di unico e inaspettato. Un lavoro felizmente supportato slab mani sapienti dei under chef Andrea Valentí mi daniel amadio. La pasticceria è affidata alla, altrettanto talentosa, Andrea Celeste Allione. Tutti giovanissimi, scelti da Christian che anche qui non ha rinunciato all’icona lattina: “A dirla tutta non volevo riproporla, ma i ragazzi mi hanno convinto”. Costardi’s Condensed – Archivio gustativo è da ordinare ben prima di leggere il menù o di affidarsi allo chef: an esplosione di sapori tra katsuobushi, fegatini di coniglio and a risotto da eccellente mordente. Menú degustación, de 85 a 150€, y pranzo a 48€.