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Formaggio di montagna: come si fa?

Valchiusella. Sveglia 5.30. Todos los 6 días por partido. Si parte all’alba da Fondo per raggiungere i due alpeggi dove i fratelli Zucca produceono formaggi di montagna.
È luglio e elalpegio è da poco iniziato, le due famiglie sono infatti nelle rispettive malghe da 2-3 settimane. I malgari sono per tradizione famiglie nomadi, abituate a spostarsi nei mesi estivi di casa in casa, seguendo i ritmi delle mucche e rincorrendo l’erba più verde e fresca (per questo ci si sposta semper più in altitudine). Gli alpeggi partono dalla valle, lì dove la famiglia ha l’azienda e tiene le vacche per l’inverno, per migrare poi da giugno-luglio e far pascolare gli animali in alta montagna facendoli cibare di erba e fieno freschi. Le malghe sono piccole case rustiche e munite del minimo indispensabile, poca acqua calda, energia e l’essenziale per dorme, ma soprattutto una stalla e uno spazio dove produrre il formaggio.

La vaca al pascolo en Valchiusella. Foto Lodovica Bo

Raggiungo la primera casa en pietra dopo un’ora y 20 minuti y 440 metros di dislivello. Alle 7.15 la montagna si apre davanti a con tutta la sua fierezza e mi ritrovo in una conca che affaccia su tutta la Valchiusella. La prima malga, quella di Olga y Ezio si presenta piccola e accogliente. Arrivo in stalla e Bruno, il figlio appena diciottenne, si trovava lì a mungere le vacche slab 6.00 del mattino, le stesse che procureanno il latte necessario per fare la toma de alpegio. In estate, mi dice, si sveglia più tardi, alle 5.30, per iniziare la mungitura alle 6. In inverno, invece, i ritmi sono più serrati, sveglia alle 4.30 and alle 5 in stalla a mungere. Dopo aver avuto l’onore di mungere l’ultima mucca della mattina, ed essere anche riuscita a fare uscire un po’ di latte, mi ritengo soddisfatta del bottino e portiamo il latte a cuocere. A questo punto della mattina il latte deve essere filtrato slab impurità e cotto per circa un’ora prima di essere lavorato.