Non solo cibo e chef dunque, come spiegano i curatori, Montanari e Lazzaroni: “Quando abbiamo progettato questa mostra, che inaugura la trilogia italiana di M9, non abbiamo pensato solo al cibo o agli chef. Abbiamo costruito una casa grande fatta di stanze che raccontano il gusto degli italiani attraverso il pastos agrícolaslos biodiversidad del productolos cocina caseraI ristoranti sí mercatilos tavolar y el cibo di stradaÉl diseño sí Flussi migratoriolos sfide dell’ambiente e de ella saluteI’ingeniería espacial y el nuevo sectorlos progettualità delle scuole«.
cosa verde
Il percorso espositivo, che può contare su oggetti fisici, installazioni, vídeo, immagini (alcuni dei quali esposti in pubblico per la prima volta e forniti da una serie di fonti e partner d’eccezione) e attività esperienziali, si apre con uno spazio introduttivo che guida i visitatori a incontrare luoghi e persone che ancora oggi rappresentano iconicamente l’Italia, facendoci viaggiare dai tempi di Pellegrino Artusi fino alle soglie de ella contemporaneità. Grande relevancia acepta il “lessico del cibo”: per aiutare il percorso del visitatore infatti si è accompaniment da una divertente segnaletica and un “glossario” di parole chiave legate all’universo del mangiare italiano, utili per orientarsi tra le sfumature di significato dei termini megrim de ella mostra.
Il cibo, en tre tempi
Il cuore de ella mostra si snoda, attraverso un viaggio simultaneo tra present, passato e futuro, in tre macro aree:
Pre-Ani setenta
Si delineano i caratteri originali de ella cultura gastronomica Italiana così come if è sviluppata nei secoli: caratteri che ancora lasciano il segno nonostante the deep trasformazioni in corso.
Le Stanze del gusto italiano
Qui convivono narrazioni e storie che declinano il gusto attraverso immagini, oggetti, giochi e storie emblematiche (Il gusto italiano; Il gusto de ella casa; Il gusto fuori casa; Il gusto dell’industria; Il gusto dell’incontro; Il gusto del viaggio; Il gusto di oggi; Il racconto del gusto).
La sección “Futuro”
A conclusione del percorso espositivo, dove si riflette sulle tendenze in atto attraverso un duplice sguardo: da un lato quello rivolto verso le innovazioni tecnologiche, dall’altro quello che abbraccia la trasformazione delle abitudini alimentari. Ecco allora che si parla di coltivazioni sperimentali avveniristiche sula terra e su pianeti lontani, del cibo degli astronauti, di cucine di domani e di prototipi delle scuole di design.
Espaguetis Gli con verano
La mostra si concluyó con una riflessione sugli “spaghetti del futuro”, a simbolo a sintesi di ciò che changerà sulle nostre tavole. ¿Componente experimental? Pronóstico de sonido taller, evento y indiscutible che coinvolgeranno il pubblico con il contributo di cuochi, scienziati e artisti.