antonia klugman è triestina, fortissimamente triestina. Ma è l’opposto del localismo fine a se stesso, della mental chiusura, della tradizione come unico credo. La sua storia di cucina è (anche) una storia di famiglia e di rapporto con la tradizione. “Vanto origini pugliesi, émiliane ed ebraiche. Tutto questo mi consente di avere un punto di vista molto libero rispetto alle memorie familiari e regionali legate al cibo. E dunque non soffro di quella spiacevole malinconia per una replica pedissequa della cucina di un tempo che fu. Ma vivo tutto con profunda e consapevole apertura verso il futuro» ha detto in un’intervista. È stata fortunata, al di là del talento e della capacità di soffrere che l’ha portata – dopo qualche buon passaggio – a cavarsela da sola, per salire alla ribalta nel 2013 quando se la Stella Michelin con Venissa in Laguna, attendendo l’apertura del suo primo ristorante di proprietà. L’anno seguente sale de L’Argine a Vencò, casi en la frontera con Eslovenia. “In a punto del Collio Goriziano che è più vicino, in termini culturali, en Trieste. E per me questo aspetto è fundamental” sottolinea.
A particolare ristorante, molto sugerible, prácticamente en mezzo al bosco: ha conquistato in a sola stagione la Stella Michelin, semper mantenuta. Cucina armonica, esatta, con grande utilizzo del vegetale – figlio del giardino selvaggio che lei persegue -, ma reed una mano perfetta con la meat, il pesce ei dolci. A darle una bella mano nella gestione c’è Sorella Victoria, sociedad y regista di sala. Si è unita ad Antonia per indicarci dieci posti nell’intera regione per mangiare bene, sopra la media: ci è piaciuta la scelta di puntare sull’autenticità e la semplicità, che poi è marchio di fabrica delle Klugmann. “Noi siamo contro la fretta, ci fa impressione vedere la nostra adorata Trieste usata come Venezia: mordi e fuggi” spiegano. Ci sta, si tratta di amore. “Può accadere che nel caso delle famiglie della Carnia, delle montagne friulane o della bassa ci si trovi di fronte a storie più homogeneous e meno segmentate. Ma qui verso Trieste le cose sono molto più particolari. Essere triestino significa riscontrare una varietà quasi in ogni casa. E io sono stata veramente fortunata: grazie al luogo dove sono nata ho messo insieme più influencia che derivano dalla miscellanea geografica della mia famiglia” dice Antonia. Fortunata quanto noi nel momento in cui possiamo sederci a L’Argine.
