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L’insalata di patate e mele de Myriam Sabolla, The Food Sister

A’ensalada de patata è una cosa simple, ma può variare all’infinito, secondo gli ingredientei che si accostano: le patate, infatti, si prestano a infiniti abbinamenti. Pregunta de myriam sabolaEn arte @la_comida_hermana, ci è piaciuta molto perché, oltre a utilizzare an ingrediente di stagione, like the mele, italianissime, aggiunge un tocco molto interessante alla maionese vegana, il curry. Questa nota pungente, unita all’erba cipollina, render molto saporito l’insieme, transformando un piatto semplice en un’idea davvero original. Vi proponiamo la ricetta che trovate sul ricettario di noviembre, sul numero in edicolaunitamente a una piccola intervista, per conoscere meglio Myriam.

La intervista: 8 pregunta a Myriam Sabolla

Come e quando ti sei appassionata alla cucina?
“Sono stata una bambina inappetente, non mangiavo e facevo disperare i miei genitori, a tavola. Odiavo il momento della cena, avevo un pessimo rapporto con il cibo, anzi in realtà non avevo alcun un rapporto, perché proprio non avevo fame. Poi crescendo, afortunadamente, la situazione è migliorata, mi è venus più fama. A 20 anni sono andata a studiare fuori casa e fuori Italia, e in que moment ho fatto di necessità virtù e ho cominciato ad appassionarmi molto al cibo. Mi piaceva soprattutto fare la spesa, scegliere gli ingredientei, anche perché, vivendo in un altro paese, e in un’epoca ancora non così globalizzata, trovavo ingredientei molto diversi. Ero en Irlanda, ho cominciato a cucinare scoprendo anche la gioia della convivialità con altri studenti. Lì ci sono semper stati questi “farmers market”, che ora sono di fashion anche qui da noi, e mi piaceva l’idea di parlare coi venditori e di scoprire da dove arribó il cibo. In seguito mi sono dedicata alle ricette basiche italiane, fino ad appassionarmi totalmente”.

Quali sono i passi principali che ti hanno condotto ha probado un influencer de comida con éxito?
“Ho aperto il mio primo blog nel 2005, nell’anteguerra proprio, sostanzialmente un blog molto basic in cui condividevo le ricette. Cuando me transfirieron a Milán, nel 2008, mi è servito per conoscere persone: allora il mondo dei food blogger era molto più spontaneo, magari c’erano dei raduni, ci si conosceva e ci si scambiavano ricette e idee. Da allora ho continuato a scrivere finché non sono arrival i social media e, crescendo pian piano, sono giunta ai traguardi di oggi: lavoro molto su Instagram, il blog è parte del mio site personale e quindi è nato come uno strumento di socialità che poi è diventato un lavoro. Io, attraverso i miei canali, condivido ricette e idee su come organizzarsi in cucina; inoltre faccio anche consulenze, corsi e attività in aziende su questo argomento, team building, incontri, laboratori…”.

Che cosa ti render unica, diversa da tutti gli altri?
“In tanti mi dicono che non si sentono intimoriti dale mie ricette, e in effetti cerco di entrare in connessione e in empatia con le persone, di non essere giudicante, ma friendly. Cerco di farne la mia cifra stilistica”.