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¿El aspartamo es cancerígeno? Responde la Fondazione Veronesi

«El aspartamo es posiblemente cancerígeno para el cuerpo»: lo hanno appena annunciato l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il Comitato congiunto di esperti sugli additivi alimentari della Fao. Una conclusión a cui sono giunti dopo aver esaminato gli studi degli ultimi dieci anni sugli effetti di questo dolcificante 180/200 volte più dolce del saccarosio, ma a-calorico e senza effetti sulla glicemia, molto utilizzato nell’industria alimentare.

Quali alimenti e bevande contengono aspartamo

La OMS, nel dare l’annuncio, ricorda infatti che l’aspartame è usato «para varias compresas bevande bevande dietetiche, goma de mascar, gelatina, gelati, latticini como yogur, cereal para la colazione, pasta de dientes y hierbas medicinales como pastiglie para el tosse y vitamina masticabili«.

Aspartamo y cáncer: qual è la relazione

¿Cambierá cualcosa? L’industria, che fa long use di aspartame sin dagli anni ’80, sarà costretta a trovare un ingrediente sostitutivo? Molto probabilimente no, perché el aspartamo no nel Grupo IARC 2B, quello di cui fanno parte alimenti e sostanze che non pongono particolari criticità. “È il gruppo in cui rientrano alimenti e sostanze i cui effetti sulla cancerogenità sono confusi: cioè non ci sono dati cientifici enoughemente evidentei di cancerogenicità della sostanza nacido por gli animali nacido por l’uomo», dice infatti Elena Dogliotti, nutricionista y supervisora ​​científica del Fundación Umberto Veronesi. Che spiega: “La Iarc clasifica la pericolosità dell’ogetto di studio in funzione alla sua correlazione con un aumento di probabilità di ammalarsi di cancro. Del Grupo 1 – in cui rientrano ad esempio alcol, sigarette, raggi UV – fanno parte i “cancerogeni certi per l’uomo”, la cui assunzione/esposizione è correlate in modo certo ad une aumento di rischio di tumori perché un numero consistente di studi su animali e uomo ha dato evidenciai e concordanti effectti. Quando gli effetti sono chiari per gli animali e non per l’uomo, invece, sostanze e elementi vengono classificati nel gruppo 2A, i «cancerogeni probabili». Il terzo è il gruppo 2B, che riguarda i “posiblemente cancerígeno” di cui ora fa parte anche l’aspartame’.

Aspartamo: è sicuro oppure no?

OMS, perciò, non ha lanciato un alarme sull’aspartame, come del resto non lo ha fatto con la carne rossa (class 2A IARC) e processata (class 1 IARC), suggerendo di limitare la prima a non più di 500 grammi la settimana e la seconda al meno possibile e comunque non più di una porzione di 50 gramos a setimana. Con questo annucio, piuttosto, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un nuovo monito per un’alimentazione più consapevole.

«Sapevamo già che non bisogna abusere di prodotti che contengono aspartame, independientemente de la posibilidad de un aumento del riesgo de cáncer. Il Comitato congiunto di esperti sugli additivi alimentari (JECFA), del resto, già da tempo ha definito “accettabile” un consumo di 40 mg por chilo di peso corporeo al giorno, che in realtà sono moltissimi», dice infatti il ​​​​supervisore Scientifico della Fondazione Veronesi. Per rendersene conto basta un esempio semplice: una lattina di bibita zero – «che già di per sé – specifica Dogliotti – non è comunque consigliata nell’ambito di un’alimentazione sana ed equilibrata» – contiene 180/300 mg de aspartamo. Por arribe ai 40 mg por chilo, una persona che pesa 70 chili dovrebbe bere slab 9 alle 15 latino al giorno. Imposible bere 15 latino? Fortaleza. Se però si considera che il consumo di bibite zero e in generale di cibi «senza» in cui lo zucchero è sostituito con l’aspartame è in costante aumento, non è poi così difficile sfiorare i 40 mg.

Perché la Iarc ora parla di aspartame

«Gli studi della Iarc pritono semper spunto dai trend dei consumi per quanto riguarda gli studi sugli alimentiy con questo annuncio l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro non fa che ripetere quello che nutrizionisti e divulgatori dicono da tempo: non bisogna abusere di prodotti processatise rió la dottoressa Dogliotti.

Quali sono gli zuccheri “buoni”

“L’alimentazione migliore è semper povera – o meglio, priva – di zuccheri semplici. Vanno semper preferiti alimenti che contengono naturalmente zuccheri, e quindi fruta y celosía. Sono concetti che è bene conoscere perché dalla sana alimentazione non dipende semplicemente il peso, ma la salutedice Dogliotti. D’altra parte appena pochi mesi fa l’OMS ha ricordato che l’aspartame – e in generale i dolcificanti – non fa dimagrire, raccomandandone contemporaneamente un uso moderato «L’uso di dolcificanti non zuccherini non porta alcun beneficio a lungo finishs nella riduzione del grasso corporeo negli adulti o nei bambini“, recitó la raccomandazione dell’Organizzzione Mondiale della Sanità, che ha specificato che, anzi, queste sostanze potrebbero comportare “potenziali effetti indesiderati” “come un aumento del rischio di diabetes, malattie cardiovascolari e mortalità negli adulti”.

Perché non bisogna abusare di dolcificanti

“Diversi studi hanno dimostrato che i dolcificanti non hanno grandi effetti sull’obesità”, chiarisce la dottoressa Dogliotti. “Por una pregunta psicologicaa anzitutto, perché proprio per il fatto che sono acalorici ci sente legittimati a mangiarne di più. Poi c’è un meccanismo fisiologico correlato a un discorso di recettori, per cui il sapore dolce di questi dolcificanti fa venuse voglia di altri zuccheri e quindi di mangiare. Non da ultimo ci sono potenziali effetti negativi, ancora da chiarire, legati al microbiota, la popolazione di batteri del nostro intestinale”. Questo non vuol say aspartame e dolcificanti vadano eliminati en resumen. “La regla è sempre una: il buon senso. Non bisogna mai abusarne”, concluye la esperta della Fondazione Veronesi.

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