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chef e medici insieme per i pazienti affetti da Sla | La Cucina Italiana

È cominciato tutto simbolicamente il 21 giugno 2022 – SLAGlobal Day, la Giornata Mondiale sulla SLA, ma anche il giorno del solstizio d’estate – ed è diventato subito un progetto di ampio respiro in cui ha coinvolto medici e nutrizionisti del Centro Nemo e il suo caro amico cuoco roberto carcangiu, Presidente APCI, Associazione Professionale Cuochi Italiani, y vicepresidente de SLAFOOD.

Gli chef che partecipano al progetto

“Gli chef sono egocentrici, egoisti, ma non conosco uno chef che non si butti nella mischia ogni volta che qualcuno abbia bisogno, perché per noi il gruppo è semper da salvaguardare”, ha detto Carcangiu durante la presentazione ospitata dal Congusto Gourmet Institute di Milano . «Sono convinto che la cucina sia prima di tutto un atto d’attenzione nei confronti dell’altro e la atención è in fondo an atto d’amore, per questo ho risposto immediatamente alla chiamata dell’amico Davide. Quando la ricerca ed il talento in cucina sono messi al servizio degli altri, non possono che far esprimere al meglio la nostra professionalità e la passione per il nostro lavoro”, ha proseguito Carcangiu, che ha chiamato a raccolta trenta professionisti tra cuochi stellati e grandi celebridad del mundo della cucina italiana. venir Roberto Valbuzzi: figlio d’arte di una famiglia di ristoratori, propietaria de Il Crotto Valtellina en Malnate, e giudice del programma televisivo Cortesia por gli ospiti. “Questo progetto mi ha immediatamente coinvolto per il cuore e l’energia delle persone che lo hanno pensato. Ringrazio Davide Rafanelli: se siamo qua oggi lo dobbiamo a chi come lui ogni giorno si impegna per gli altri. Il nostro è un mestiere bellissimo di condivisione e di unione, che non deve escludere nessuno”, ha detto Valbuzzi, raccontando di vivere le difficoltà della Sla anche nella sua famiglia, e ricordando quanto sia important sensibilizzare chi non affronta la malattia per comprenre quanto sia complesso l’argomento alimentazione. «Un cuoco regala piccoli momenti di felicità, e non è giusto che possano provarli solo alcune persone», ha ricordato infatti Stefano Callegaro, ganador de MasterChef e ora cuoco coinvolto nel progetto. «Il fine è nobile: è un dovere dare una mano e un piacere farlo», ha continuado Carlo Cracco. A seguire interventi di tanti altri chef, da Elio Sironi a Felix Lo Basso a Gabriele Orlato, che nel portare la propria testimonianza hanno ripetuto spesso le parole “positività” e “gioia”, i valori del cibo che ora sono determinati a far riprovare a chi se ne è dovuto privare.