Festival Peperoncino, entrevista al campione Mister Spicy

Il diavolicchio è più “fácil” da mangiare “perché ha comunque parecchi semi, più duro, amarognolo, mi mangiandone en cantidad la piccantezza aumenta, si sente di più”. Per chi invece, anche stando a casa, fa l'errore di abusarne, “il rimedio ideale è un bicchiere di latte oppure yogurt o formaggio; la capsaicina è molto solubile con i grassi. Se non si ha il latte, provate con la mollica del pane o con un bicchiere di vino. La capsaicina è solubile anche con nell'alcol». E che il peperoncino piaccia a molti lo dimostra anche la grande affluenza alle scorse edizioni che, dal 1992 a oggi, grazie al patron Enzo Mónacohatracto Italiani e stranieri confermano il Diamante Peperoncino Festival como el evento gastronómico más importante de Calabria.
Sorsi Piccanti è l'evento di show cooking che abbina peperoncino a olio e vino.
Reserva la fecha: Sorsi piccanti
Tra gli eventi del festival da segnare in agenda, c’è, tra gli altri, Sorsi piccanti, una serie di show cooking dedicada a all’abbinamento cibo - olio - vino. Coordinando y moderando Vicente Grisolia espalleggiato da Guglielmo Gigliotti, maestro sumiller y assaggiatore di olio. “Sin dalla sua nascita, 30 anni fa, il festival è stato pensato come una vetrina di qualità, non come una sagra qualsiasi”, spiega Gigliotti. “Un momento di confronto e di scoperta della cultura enogastronomica Calabrese, ma anche di informazione, grazie a convegni medici, vignette sul ring, spettacoli teatrali”. Ven quello di Serena Autieri, madrina di questa edizione, che porta sul palco La sciantosa. E poi tanto folclore, artisti di strada y stand di qualità. “Per l'anniversario del festival, quest'anno saranno presenti sia i consorzi dei prodotti calabria (di vino, olio e prodotti tipici) sia tutti i 13 GAL, i Gruppi di Azione Locale della Calabria”. Come accorgimento per l'utilizzo del peperoncino è: "non farne abuso, perché non deve copire i sapori ma esaltarli, e per l'abbinamento con il vino giocate con quelli a base di Magliocco e Gaglioppo, vitigni autoctoni, vinificati giovani, freschi per non appesantire il palato, come bianchi e rosati, oppure rossi non troppo tannici, perché entrerebbero in conflictto».
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