Ogni abito ha la sua occasione, y viceversa. Per meglio decir, un código de vestimenta. Ovvero un codice – non scritto – in base al quale è bene vestirsi in base allo stile e all’atmosfera del luogo: l’esempio classico è il Tailor al lavoro, ma anche l’abito lungo a una festa, o in un ristorante. Almeno, en el que super eleganti. Però può darsi che l’uscita a cena fuori non sia preventivata e ci si ritrovi a tavola con el abito comodo indossato durante la giornata (o – come spesso capita d’estate – addirittura il pritisole usato in spiaggia). Senza contare che non tutti amano i codici e in fondo ognuno è libero di vestirsi come vuole. Cosa fare allora se il dress code crea problemi? Nello specifico, cosa fare se un restaurantero ci impedisce di entrare nel suo locale per il modo in cui siamo vestiti? Può farlo? Ne abbiamo parlato con l’avvocato Elia Ceriani.
Código de vestimenta en el restaurante: è legale?
«La legge è chiara: l’articolo 187 del Testo Unico di Pubblica Sicurezza dice che non si può impedir l’erogazione di una prestazione essenziale – como sigue en un bar, en un ristorante o en un hotel – senza un motivo legítimo. Nel momento in cui un cliente vuole entrare in un ristorante e dimostra che può pagare, un ristoratore non glielo può impedire perché è vestito in un modo che non ritiene idoneo”, dice el avvocato Ceriani. Che però poi specifica: “Ci sono delle eccezioni, come suggerisce il buon senso. Per fare un esempio limit, è ovvio che in un ristorante non si possa mangiare a torso nudo. Del resto lo vietano anche divers ordinanze comunali”, prosigue el avvocato.
Dress code al ristorante: cosa è cambiato
“I casi di legge vanno però contestualizzati: il Testo Unico di Pubblica Sicurezza risale al 1940 e da allora le cose sono cambiate: se una volta era inimmaginabile presentarsi al ristorante senza cravatta, per esempio, oggi succede semper più spesso e si nota molto meno». Anzi, certi ristoranti per questo hanno anche gettato la spugna: ha fatto il giro del mondo, per esempio, il caso di el bernardo, tres estrellas Michelin en el corazón de Manhattan. Il ristorante più esclusivo di New York, che per anni ha imposto la giacca, e che per anni l’ha messa a disposizione di clienti che – nonostante tutto -arrivedavano in maniche di camicia, ha dovuto rinunciare all’eleganza. Dopo lo scoppio della pandemia, non potendo più prestare giacche agli ospiti per via del rischio di Transmissione del virus, ha concesso di pranzare e cenare senza.
Come vestirsi al ristorante
El esempio non è casuale: il buon senso suggerisce anche di informarsi. “I ristoranti hanno tutto il diritto di dare suggerimenti sull’abbigliamento, come del resto fanno spesso sui loro siti o profili social. La giacca per gli uomini, or un generico consiglio su un outfit “idoneo” all’atmosfera sono gli esempi più banali”, notare l’avvocato Ceriani. Sugerencias, appunto, che poi è anche piacevole seguire, per godersi al meglio l’esperienza.
Cosa fare se il ristoratore non ci fa entrare per via dell’abito?
Tornando però alle situazioni limit, cosa fare se il ristoratore non ci fa entrare? «Bisogna chiamare le forze dell’ordine, in modo che valutino il caso e decidano se comminare una sanzione amministrativa al ristoratoreprocesa el avvocato Ceriani.
Seleccione all’ingresso: chi può farla?
L’elenco dei motivi «legittimi» per cui un ristoratore può tenerci alla porte compree situazioni molto divers dall’abbigliamento: «Se si disturbano gli altri commensali con behaviori sopra le righe, allora sì: il ristoratore può impedire l’accesso o mettere un cliente fue, perché ha il dovere di Guaranteee l’incolumità e la tranquillità degli altri clienti». E se fanno selezione all’ingresso? “Nel caso di un esercizio che eroghi attività essenziali, come un ristorante, è ilegale. Può però farlo a discoteca, proprio perché non rientra nell’elenco di questo tipo di attività».