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Parma: i locali per godere etafuleni ngesikhathi Salone del Camper

Parma

INE Parma si va semper volentieri. La chiamano Petite Capitale da quando – nella prima metà dell’Ottocento – fu il centro del UDuchy kaMaria Luigia d'Austria, segundo moglie di Napoleone Bonaparte. Non a caso, è stata Capitale Italiana della Cultura nel peggior biennio della nostra storia recente. Ma Parma es famoso anche per le rassegne che si tengono nel quartiere fieristico all’esterno della città come I-Cibus (uhlelo olulandelayo luthi fissata ngoMashi 29 no-30, 2023) noma Umthengisi e-Fiera (il top per modernariato e collezionismo: in primavera e in autunno, la più vicina si svolgerà dall’1 al 9 ottobre). Ora è il tempo del I-camper lounge, del 10 al 18 de septiembre: dopo la rassegna tedesca di Dusseldorf, è il più grande en Europa: una manifestación di riferimento per tutti gli appassionati del settore, ma non solo. Dai veicoli più recenti fino alle tende e alle attrezzature per il campeggio; all the destinazioni ideali per il turismo in libertà, the eccellenze of the tradizione enogastronomica italiana e altro ancora.

Il vantaggio di potersi iyavala

Un successo annunciato, perché dal 2020 c’è stata una corsa al camper (e alle roulotte) senza precedente per il bisogno total di libertà, di aria aperta e, se vogliamo, di distanziamento. El mercato vola e lo Iya salon kulo nyaka uma ungathandi 100 ayizinkulungwane ukuba khona con un incremento del 74 por ciento rispetto all’edizione 2021. I camperisti sono curiosi per natura e quindi approfitteranno sicuramente dell’occasione per une visita alla bellezza visibile o nascosta nel centro storico, tra chiese e palazzi. Magari fermandosi in uno dei musei che vantano collezioni permanenti o mostre temporanee di livello. E avendo il vantaggio di poter dormere nel proprio veicolo (otre a migliaia di parcheggi normali, c'è a longa indawo isekela okungenani 300 allacci elettrici), potranno scoprire il meglio della gastronomia locale. Erisaputoche i-molti camperisti sono bravissimi a cucinare in spazi ristrettiumnikazi wami ngenxa yalesi sizathu nginelukuluku lokwazi ngezindawo nezindawo ezintsha.

umkhiqizo omdala

Cosa si mangia a Parma? La summa è composta dai i-salumi ejwayelekile (culatello di Zibello, prosciutto crudo di Parma, salame di Felino, spalla di San Secondo, coppa di Parma…) da abbinare alla torta fritta; i tortelli di erbette – qui argomento di eterne Discussioni sulle sfumature per realizzarli – e gli anolini; il bollito misto e lo stracotto; la torta Maria Luigia ei tortelli dolci preceduti ovviamente da i-qualche scaglia parmigiano reggiano, invecchiato ancora meglio. El vino? Bueno, un gran Lambrusco Doc supera a un inédito Colli di Parma Doc. U-Abbiamo okhethiwe futhi wendawo dove assaggiare queste prelibatezze, restando in città, senza trascurare le nuove frontiere che esistono anche qui. Del resto, Parma è il perno della ricchissima Food Valley y da cinque anni vanta il titolo di I-UNESCO City of Gastronomy. E non dimenticate mai che 'parmense' uma ibhekisela kuso sonke isifundazwe kanye ne-'parmigiano' kuphela i-Petite Capitale: non è un dettaglio, da queste parti.

I-Parma: i-pigeon mangiare bene

È nato dalla passione di tre amiche per i sapori dell’Emilia, che si sono affidate a produttori biologici e piccoli artigiani per la materia prima. Cucina schietta tra paste fresche, torta fritta y secondi di carne.

Il locale del momento a Parma: bistrot di classe in pieno centro, guidato da giovani, che va oltre la cucina locale – senza rinnegarla -, ma con una visione 2.0, come nei Garganelli al ragù. Cafetería interesante.

Approdo sicuro per chi ama la buona tavola e soprattutto il buon bere: piatti locali – anche in degustazione – e carta dei vini enciclopedica che anima eventi a tema. Altro más, me formaggi.

Un’intramontabile osteria con cucina. La certezza per chi ama i salumi y lo spuntino acompañada de un bicchiere di lambrusco. Ambiente molto semplice, vivace e frecuentato soprattutto dai parmigiani.

Una delle più solid trattorie parmigiane, prossima ai 70 anni di attività. Cucina di grande materia prima, attenta alla tradizione, ma semper con un tocco d’autore. Cantina che consente di invertirsi.

La creatività si fa con il pesce, la tradizione viene rispettata per tutto il resto della carte con tanta carne et tutti i primi del repertorio. Una trattoria moderna, ben gestita da una coppia nel lavoro e nella vita.

Taglieri estuosi di salumi (con il plus della spalla cotta) e formaggi ma anche tortelli, anolini e dintorni golosi in questo piacevole locale che ha girato la boa dei primi 20 anni di attività. En cantina gran atencion al biologico e naturale.

Dall’istrionico Terry Giacomello al tranquillo Salvatore Morello che forte delle sue esperienze internazionali, propone una cucina che abbraccia ricette e prodotti molto diversi, ma accomunati da a grande finezza, stile e originalità. Cantina da 900 etiqueta.

La classica trattoria della domenica – ma non solo – con tanto spazio, un’accoglienza vecchio stile e un giardino tra i più belli della provincia. C’è tutto il repertorio della tradizione, a prezzi competitivi.

Stellato da 40 anni, è il ristorante per eccellenza di Parma, grazie alla bravura dello chef-patron Marco Parizzi e della moglie Cristina. La tradizione non viene dimenticata, ma è más interesante assaggiare piatti eclettici e di class quale la Faraona in crosta di frutta secca con patate, cipollotti e champignon.

Il santuario della tradizione, annesso all’Hotel Daniel: in due ambienti raccolti e rustici, propone la tipica cucina parmigiana. Imperdibili i salumi e la Punta di vitello ripiena alla Parmigiana. Cantina di rilievo.

Nella frazione di Coloreto c’è una delle trattorie emiliane ai vertici, regno dell’esperto Giancarlo Tavani. El ‘trimurti’ formata dai grandi salumi del territorio, the paste ripiene e il monumentale gelato alla crema è nota a tutti i gourmet italiani. Solida la cantina, dai vini locali a quelli d’Oltralpe.

Cucina di mercato, fatta di pochi piatti radunati in tre degustazioni a tre, cinque e sette portate. Ma si può anche scegliere alla carta tra specialità di terra, mare e tradizione. Due piatti su tutti: gallina in insalata e pappardelle in salsa di caciucco e ostrica.

La trattoria dei parmigiani, allegra nel pubblico e con vini emiliani a tutto spiano. Grandi salumi, ciccioli y torta fritta en abundancia, tagliatelle y cappelletti. Difícil de resistir al tris di tortelli prima di passare alle carni,

Un’insegna condotta con passione da una coppia giovane, amante del buon vino e del cibo semplice. Cantina allestita con cura e attenta anche alle birre artigianali, cucina calda e fredda legata ai prodotti territoriali.

Phuma kunguqulo yeselula