
Venezia insolita: mangiare sull’isola di Giudecca
Immaginatevi una Venezia senza folla nella sua più che unica eleganza. Una Venezia lánguida al tramonto. Una Venezia sofisticata e autentica: è così l’isola della Giudecca. Originariamente chiamata “Spina Longa” a causa della sua forma a spina di pesce, è la più grande isola veneziana e quella più vicina al centro. Un luogo senza tempo dove gustare una Venezia semplice.
Una cocina tra acqua, terra e cielo
Pesci e molluschi, ortaggi, mais, carne, selvaggina. La cucina veneziana combina sapori che appartengono ai tre elementi acqua, terra e cielo. Da buoni esploratori hanno contaminato i loro pasti con i frutti delle traversate, il baccalà, la patata, i pomodori, il tacchino e poi anche il riso dal mondo arabo. Una cocina storicamente eclettica e moderna, da non confondere con le proposte turistiche, figlie dei cliché. Alla Giudecca es un cliché que no llega: i canal scorrono languidi, le passeggiate sui ponticcioli sono solo per pochi e anche la cucina è quella vera.
El mercado del carcere femminile della Giudecca
Base de losa Partiamo. Il mercato a Venezia è una cosa seria ei prodotti del mercato della Giudecca sono tra i più ricercati. Il giovedì mattina slab 9.00 potrete vedere le nun di Giudecca in una lunga fila, sul il rio delle Convertite, a riempire il carrello della spesa. Lo spettacolo avviene davanti al carcere femminile della Giudecca dove da anni si sgomita per comprare i prodotti biologici, a chilometro zero, a costi compteti coltivati slab donne del carcere con il progetto dell’assocazione Rio Terà dei Pensieri: the detainee, insieme agli operatori della Cooperativa, lavorano **seimila metri quadri, **e producono circa quaranta tipi di ortaggi, frutta, fiori ed erbe selvatiche e aromatiche. In meno di un’ora le bancarelle sono svuotate.
Pranzare in a cantiere navale alla Mensa Interaziendale
Affacciata alla laguna sud, la Mensa Interaziendale si trova dentro de un piccolo cantiere navale. Casi imposible encontrar un turista, también se la Mensa è stata segnalata in alcune enogastronomiche guide, la clientela è per lo più compone da operai e studeni, la cucina è semplice y la mensa è davvero accogliente. Nel Cantieri Toffolo, circodati da imbarcazioni in costruzione, vengono spesso ospitate mostre d’arte, letture di poesia e momenti musicali, e il pranzo diventa l’occasione per conoscere oltre le persone del luogo anche l’arte locale.
Il tempo cerrado por la Trattoria Altanella
Fate tappa alla Trattoria Altanella è d’obbligo per gustare i piatti della tradizione veneziana: bigoli, risi e bisi, gambas en busera, pasta e fagioli. Gestita da quattro generazioni dalla famiglia Stradella, la trattoria Altanella nasce nel 1889 ed è da sempre meta di character dell’arte e della letteratura. Famoso el puntate de Gabriele D’Annunzio, che prima di partier per la célebre “Beffa di Buccari” cenò qui con i compagni di avventura, Ernest Hemingway, Renato Guttuso, Luigi Nono.
El bar de Mónica
Per uno spuntino con una delle viste più belle su Venezia y la simpatia della padrona di casa: panini e tramezzini deliziosi da portar via e mangiare seduti sul molo.
Un’ombra di vino al Bacaromi
E per finire, protagonista del tipico aperitivo locale, conosciuto tutto il mondo, lo spritz. E lo spritz al Bacaromi – ristorante dell’Hotel Hilton Molino Stucky – non si dimentica: la terrazza panoramica, lo showcooking degli chef con le stupende grigliate di pesce all’aperto, i tipici cicchetti veneziani. Indimenticabili i crostini con baccaeà mantecato.
La fiesta del Redentore
Se dovessimo scegliere il momento più bello per andare a Venezia il terzo sabato di Luglio. Il giorno prima della festa del Redentore. En Giudeca. Il sabato sera, aspettando i fuochi d’artificio di mezzanotte per la Festa, tutte le famiglie portano fuori i tavoli e pranzano all’aperto in una lunghissima tavolata lunga tutta Giudecca: sarde in saor, bovoleti (lumache di terra), anara col pien (anatra ripiena) y tantissima anguria. Una delle feste popolari più belle di Italia.