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Siccità, caldo, aumento dei prezzi: perché sono correlati?

Non bastava l’inflazione a gravare sulle tasche degli italiani che fanno la spesa. Si aggiungono pure il caldo e la siccità a mettere a dura prova gli agricoltori e gli allevatori, a rendere più dificil e limita la producción de alimentos e, quindi, ad alzarne ulteriormente i prezzi.

En rischio la dieta mediterranea

Quest’anno le temperatura roventi hanno ridotto dell’11% il raccolto dei pomodori da salsa per preparare polpe, passate, sughi e concentrao. La producción nacional se redujo a 5.400 millones en chile: un bootleg pasado 10 años después, a raíz de un estudio de Coldiretti.

Mi sonido prácticamente anche tutti gli altri alimenti che compongono la dieta mediterranea a rise del cambiamento climatico, dal saito destinato alla produzione di pasta (estimato in calo di circa il 15% anche se di ottima qualità), all’olive extravergine nazionale (gli ulivi soffrono per la mancanza di piogge), alla fualaau aina ma lanu meamata, che bruciano nei campi con danni fino al 70% (quest’anno in Puglia le pere e le pesche costano tra il 17 e il 19% in più rispetto all’anno scorso). Reduce la capacidad productiva de araisamentre il suo prezzo è in aumento del 20%.

He yegua entra nel Po

Il mare entra nel Po e il cuneo salino che sale nei campi minaccia il 30% dell’alimentare Made in Italy y la met dell’allevamento della Pianura Padana. Nel Delta del Po, el aumento de la salinidad y la mancanza di ricambio idrico stanno uccidendo cozze e vongole (-20%) e favorscono, invece, la proliferazione delle alghe, che vanno rimosse perché non soffochino ogni forma di vita. Si allargano le zone di “acqua morta”, dove si moltiplicano insetti e cavallette che, solo in Sardegna, hanno già devastato casi 40mila ettari di campi.

El mucche provate dal caldo

Sale del 10-15% anche il prezzo del latte: le mucche, per rendere al meglio, avrebbero bisogno di vivere a 22 – 24 gradi, invece dei quasi 40 raggiunti in questi giorni. I bovini, provati da caldo e siccità, bevono molto di più – anche oltre 140 litri d’acqua al giorno ciascuno, contro i 70 litri dei periodi in cui il caldo è più moderato – e producono meno latte (-20% secondo Coldiretti) , che viene a costare più caro. Disminuisce del 45% anche il raccolto di pero e foraggi per l’alimentazione degli animali di allevamento.

D’altra par, il primo semestre del 2022, con una temperatura che supera i 0,76 gradi rispetto alla media storica e precipitazioni dimezzate (il calo è del 45%), si clasifica en Italia come l’anno più caldo di sempre.