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SCIM 2022: el “eroi del cibo” más sugli de Slow Food

¿Está bien? Promover i valori agroalimentari del nostro Paese atraverso storie di umanità. “Sostenibilità, artigianalità e qualità: sono i tre aggettivi che descrivono la filiera alimentare in cui, da oltre trent’anni, Slow Food crede. Se da un lato ci sono i principi che guidano il nostro lavoro – comme la tutela della biodiversità, la difesa della sovranità alimentare, la lotta alle ineguaglianze e allo sfruttamento – dall’altro c’è chi ogni giorno li traduce in pratica, Producendo quel cibo buono, pulito e giusto sintetizzato nello slogan che ci distinguido e riconosce a livello global», spiega l’associazione senza scopo di lucro found a Bra nel 1986.

Dall’apicoltrice al coltivatore di mitili:
cinco productos “eroici”

Al centro della scena ecole: cinque storie esemplari, che rappresentano i Presidi Slow Food en Italia, dal mare alla terra, con un focus sull’alleanza con i cuochi italiani «give e uomini che, attraverso il cibo, difendono le tradizioni, la cultura, l’ambiente di un pezzetto di Italia», comentario de Slow Food.

Sara Devetak, productora del Presidio del miele di marasca del Carso

Ma andiamo per ordine: questo è infatti in primis un emozionante viaggio da Nord a Sud del Bel Paese. si vas dal Friuli-Venezia Giuliadove gli apicoltori che produceono il miele di marasca sfidando l’asprezza del territorio carsico per portare le api a “bottinare», cioè a stivare il nettare dei fiori di ciliegio canino, alla Apulia, per scoprire la passione dei mitici mitilicoltori di Taranto: famiglie che, da generazioni, si tramandano l’arte dell’allevamento delle cozze sfidando anche i pregiudizi che, troppo spesso, circumdano la città pugliese. E poi si torna en liguria, per conoscere chi produce lo Sciacchetrà, ovvero un passito nobile e antico, nei terrazzamenti delle Cinque Terre: una viticoltura eroica che non fa sì soltanto che il vino continui a essere prodotto, ma assicura anche una forma di difesa e di protezione dall’erosione y dall’abbandono. Losa Caminando la pasión de chi sui Monti Sibillini produce il pecorino Presidio Slow Food, rigurosamente un latte crudo. A Sud conosceremo Adriana Sirone e il marito Nino Mostaccio, del ristorante Ristorante Casa e Putia di Mesina, prima osteria della città siciliana sullo Stretto a ricevere la Chiocciola nella Guida Osterie d’Italia di Slow Food e ristorante dell’Alleanza dei cuochi: il motivo? Più semplice capirlo andandoli a trovare che spiegandolo a parole.