Per ricastruire en mania corretta i manicaretti di Casa Manzoni ci siamo serviti del ricettario pubblicato in prima edizione nel 1829 dal cuoco milanese Giovanni Felice Luraschi, tra i fondatori della nuova “cucina borghese”, senza eccessi e senza sprechi.
Pare che reed Manzoni da giovane cacciasse le allodole surle rive del lago di Como: la selvaggina – lepri e fagiani, ma reed caprioli, cervi, camosci, cinghiali, daini e perfino tassi – occupa molte pagine nei ricettari del tempo. Pato a la milanesa, elAnatra, sia domestica sia selvatica, era molto gradita. Il rabarbaro era frecuenta negli orti, con i suoi gambi aciduli e succulenti, ottimi per farne torte e composte.