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Recuperar la pasta (y el acqua di cottura): 3 idea estrellada

recoger la pasta? Parecer. Avenirci in aiuto, contra tre idee stellate y sostenibilila gran cuoca italiana mariana vitalechef del ristorante Sud, estrella Michelin, di Quarto (Napoli), nonché una vera y propria cultrice della pasta.

Un’iniziativa nata en colaboración con Barrilla, che ha voluto coinvolgere la cuoca en ocasione del World Pasta Day 2022, pensando en modo sostenible. If stima che ogni anno lo spreco alimentare ammonti a 570 milioni di tonllate e che questo comporti l’8-10% di emiti di gas serra: significa che se lo spreco alimentare pit un Paese sarebbe il terzo al mondo a inquinare di più. ¿Está bien? Invitare tutti a pensare che ogni piccolo gesto può fare la difference e celebrando e celebrando l’iniziativa anche sui social con l’ashtag #SecondLifePasta.

Para recuperar la pasta, sé como la monja

Tuttavia, per guardare al futuro, basta voltarsi a riflettere sul passato. “Credo che programmare le preparazioni sia oggi necessario più che mai per ottimizzare tempi e risorse. È un insegnamento che mi porto dietro sin da quando ero bambina: del resto, da semper le nun italiane pianificano i piatti con l’ottica di non avere sprechi e avere pasti pensati en base alla giornata. Ricordo infatti che i menù erano stabiliti per l’intera settimana e scelti rispetto al giorno, per il tempo di esecuzione, e mai per garbo. Ad esempio, le cotture lunghe venivano destinate ai giorni in cui si era certi di restare in casa, mentre i prodotti freschi si cucinavano solo se era possibile consumarli subtilo dopo l’acquisto. È un vero e proprio rituale della tradizione italiana da cui credo che sia fundamental tornare a Prizere ispirazione, per imparare, comme da una sola preparazione, sia possibile avere più piatti e quindi una seconda vita della pasta, ma anche una terza o una quarta» .

Trucchi da chef: la “mezza cottura” y la temperatura adecuada

Chi l’ha detto che ci sia un solo modo per servie la pasta, un solo tempo, una sola cottura e soprattutto una sola, canonica, temperatura?

“Durante il lockdown tutti abbiamo dovuto ingegnarci in cucina. Noi cuochi abbiamo dovuto confrontarci con il delivery e riprogettare quasi integralmente alcuni menù. Dall’esigenza di servie una pasta comunque buona e non scotta, a un cliente che non era più in sala, ma lontano da noi è nato il concetto della “mezza cottura”ovvero di rigenerazione della pasta: consist nel lasciar cuocere solo per metà del tempo necessario. In questo modo si ottiene una base al dente da finie al momento del servizio, solo col caloría del sugo, per esempio.

Altro suggerimento di Marianna Vitale è infatti quello di usere una tecnica da ristorante, per servie la stessa pasta in due modi diversi differentziando la temperatura: calda y fredda. Ovviamente opterete por mezza porzione (alrededor de 40 g) por ciascun tipo di pasta. Ecco la sua proposta, di stagione.

Ziti con cavolfiore anice e botarga, caldi e freddi

“Utilice il cavolfiore crudo tagliato fino fino pour guarnire la versione fredda: sarà molto piacevole e trasformerà il piatto”, sugiere el chef.

Ingredientes por 4 personas

por gli ziti

210 g de ziti tagliati
100 g de aceite extra virgen
1 picante de alio

Por la crema cavolfiore

400 g di cime cavolfiore bollito
venta e aceite extra virgen qb
anice stellato da grattugiare qb

para el acabado

50 g de botarga de muggine
60 g de scaglie di cavolfiore
100 g de aceite de oliva

Procedimiento

Cuocete gli ziti en abundante acqua salata por 3 minutos, scolateli en un’ampia placca e conditeli con un leggero filo d’olio. Raffreddate il prima possibile e mettere da parte.
frullar le cime di cavolfiore con acqua fredda, sale ed olio extra vergine necessario per ottenere una crema liscia, omogenea e compatta.
Aggiungete quanto basta di anice stellato grattugiato finissimo.