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Quale vino si usa por tarifa la sangría?

Vino e frutta è un accoppiata vincente. E se non basta a convencervi il fatto che mio nonno mi ha cresciuto a pesche affogate nel vino bianco, volate (con la fantasia) in Spagna e pensate alla sangria, una delle bevande più amate e prepare nelle case di tutto il mondo. Ven a sugerir il nome, che deriva da sangre, cioè sangue in spagnolo, a ricordare il colore rubino della bevanda, la sangría si se prepara con il vino tinto. ¿Mi quale vino scegliere? El tendenze sono debido. C’è chi preferisce un vino alcolico e corposo e chi, invece, unisce alla frutta un rosso morbido e leggero. I cugini iberici, nel primo caso si orientano sul vitigno tempranilloautoctono della Rioja e oggi diffuso in tutto il paese, mentre nel secondo scelgono la garnachasun’uva molto presente nei paesi mediterranei, Italia compresa, paloma tómalo nome di cannonau en Cerdeñatai rosso en Veneto y Alicante en Toscana.

En rojo y en blanco

Reed in Italia ci sono vini rossi molto indicati per la sangria, sia per chi preferisce la versione delicata sia per chi la vuole più potente. Entrambe sono buone, a patto che non lesiniate sulla qualità del vino. Lasciate da parte i vini più eleganti e austeri, a base dei vitigni nebbiolo, sangiovese e pinot nero, e concentravi sui vini del sud Italia per parare la versione più alcolica. Ottime scelte sono il Primitivo di Manduria, il Nero d’Avola o anche l’Amarone para una versión de sangría decididamente de lujo. Chi favorece la versione più leggera (che è anche la mia preferita quando comincia il caldo), può orientarsi su un vino come il Tai del Veneto, un Valpolicella giovane o un Lambrusco, che con la sua caratteristica frizzantezza dà una marcia in più alla sangria. Negli ultimi anni, però, si sta diffondendo anche l’usanza di prepare la sangría con vino blanco, come spesso avviene en Catalogna. En este caso, sono adatti vini profumati e semiaromatici, come un Riesling dell’Oltrepò Pavese o un Pinot Grigio.

Provate caña così

La ricetta classica della sangria prevede frutti come mele, arance, pesche e limoni, insaporite da spezie come la cannella, la vaniglia ei chiodi di garofano, ma è divertente stupire gli ospiti con versioni di sangria personalizzate, giocando con la frutta di stagione e ispirandosi agli aroma del vino usato nella preparazione. Una versione con effetto wow, per esempio, è quella con vino rosato –va bene un Bardolino Chiaretto o un Lagrein altoatesino– e frutti di bosco come i lamponi, le fragoline o il ribes. Un’altra sangria leggera e dissetante è quella fatta con un Moscato d’Asti e frutti come la pera e il limone, il tutto aromatizzato con foglie di menta… Visto che il Moscato ha una gradazione alcolica che non supera i sei gradi, questa versione è molto indicata anche per una sangría “da merenda”.

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