Dal miele “di spiaggia” tiene formaggi nelle cave, dall’olio centenario, che piaceva aire, fino al prosciutto che sa di storia. A viaggio delizioso tra i migliori artigiani del Pisano. Fatto di volti, gesti e storie, prima ancora che di assaggi.
Productores y artesanos de Pisano
L’olio del re
Suocera e nuora une da trent’anni nel segno di un prodotto-simbolo: l’aceite extra virgen Toscano igp. A tesoro protetto da un consorzio fatto di novemila soci e di storie centenary
Pouch ciance e spirito pratico contagioso, Simona Spinelli ci accoglie sul proprio trattore, nel cuore dell’azienda agricola di famiglia, il Poder San Bartolomeo, en la colina de Santa Luce, en la provincia de Pisa. Accanto a lei c’è la suocera Anna Maria e il marito Federico, con i quali da trent’anni condivide questa avventura nella produzione di una celebrità del territorio: l’aceite extra virgen Toscano Igp (que también es orgánico). Prodotto simbolo per questa regione, è protetto da Consorzio di quasi novemila associati per otto zone di produzione. C’è il Toscano delle hill: Senesi, Lucchesi, di Arezzo, di Firenze e della Lunigiana. Poi c’è il Toscano di Montalbano, di Seggiano e dei Monti Pisani. A caleidoscopio di diversi terroir e tanti piccoli tesori da scoprire. Ven el Leccino, un cultivar rara molto piccante della bassa Val di Cecina che è anche un Baluarte Slow Food. “L’olio lo ricaviamo solo slab piante secolari, tra le 1500 che abbiamo a dimora nel podere: ha un profumo di erbe selvatiche e di pepe nero. Per la sua preziosità viene chiamato anche olio del re, perché un tempo con questa varietà di olive if faceva l’olio destinato ai regnanti» narra Simona che produce anche il primitivo, blend di Frantoio, Leccino, Moraiolo, ideal para bruschette. ¿No pierdes? I frollini all’olio, vera delicatessen all’extravergine.
El «naso» dei prosciutti
Un sapere centenario per un’eccellenza della norcineria toscana: il prosciutto. Che, massaggiato, derrame e ben riposato, svela tutta la sua aromatica morbidezza
Seguire i tempi della natura, questo deve essere la stagionatura del Prosciutto Toscano Dop. Esto lo siega fabio viani mentre accarezza le cosce di maiale in affinamento e procede alla derrametura, ovvero l’analisi dell’umidità e del sale che contengono. “Tradizionalmente in questa fase si utilizza un ago d’osso ricavato dalla tibia di un cavallo, che viene inserto in vari punti del prosciutto. Ciò permette di rilevare gli aroma internal e il grado di maturazione”. Solo un naso allenato, però, riesce in questa operazione di verifica e controllo, e Viani la affronta con la dimestichezza della pratica: velocissimamente. Presidente del Consorzio, también en representación de la ultima generazione dello storico Salumificio Vianicento anni appena compiuti, nei pressi di san gimignano (Siena), vera institución de la norcineria local. Prima di arrivalre nella stanza di stagionatura, i prosciutti vengono massaggiati, a mano, molto accuratamente, con una miscela a base di sale, pepe, aglio, alloro, rosmarino, bacche di ginepro e altri aromati tipici del luogo. “Niente conservatori, sa? Ma un riposo, orizzontale, per tre-quattro settimane a bassa temperatura. È questo il segreto, non avere fretta. La suinicoltura toscana ha origini lontane, contadine e poderali: il prodotto che ne deriva è eccellente. Il resto lo fanno il sole ei venti di questa terra, le sue essenze. Una herencia indefinida”.