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La pastiera napoletana secondo Gennaro Esposito: ryż | Włoska Kuchnia

Le uova, la colomba, ma che Pasqua sarebbe senza la pastiera napoletana? È il dolce più apprezzato della tradizione partenopea, ormai in ogni angolo d'Italia. Eltre che szczególnie buona, del restaurant, la pastiera napoletana è un dolce affascinante, che mette insieme tutti gli składniki che raccontano della rinascita i della dolcezza Che ci portano Wielkanoc i wiosna. Ubrana w tuto – farina, uova, ricotta, ziarna, fiori d'arancio, spezie e zucchero – che secondo la leggenda sono quanti quanti quelli dei cumani di Napoli e gli stessi che le mogli dei pescatori regalono al sirena Partenope en segno di ringraziamento per aver protetto i loro mariti in mare. Wskazuje na: come metterli insieme?

Pastiera neapolitańska druga Gennaro Esposito

Daliśmy go jednemu ze znakomitych ambasadorów campany kuchennej, a cioè Gennaro Gennaro EdwardsDzięki gwiazdce Michelin w La Torre del Saracino w Vico Equense (prowincja Neapol), która dała sua ricetta ma jednocześnie risposta che potrebbe sombrare spiazzante: „To ciasto drugie po mnie, ma ognuno ha la propria. Il bello di questo dolce preparato con Ingredients, così ściśle zgodne z tradycją, zawierającą i wszystkie primavera è anzitutto esta”, mówi szef kuchni Esposito. «Nie ma idealnego ciastaurodzony ma senso appiatrae a rodzaj pasticceria pomnik obejmujący absolutnego naczelnego” – kontynuował.

Ciasto neapolitańskie, „towarzyskie” dolce

Co do reszty, prawdą jest, że kuzynka Ricetta z neapolitańskiej pastiery jest stanem benedyktowanego mnicha z klasztoru San Gregorio Armeno, z czasem ognuno l'ha personalizzata a seconda dei gusti: c'è chi usa i canditi, jedz szefa kuchni Esposito – „siedzący”, kości, „mi piace que sentore agrumato”; I chi invece non liama, chi frulla częściowo (lub całkowicie) ziarno, a niektórzy dodadzą też trochę kremu pasticcera do ripieno (do limitu dell'eresia per i puristi, ma i gusti non si disco no mai). Per questo ogni pastiera ha sfumature uniche, ed è affascinante anche scoprirle. „La pastiera”, spiega infatti Esposito, „è un dolce sociale, protagonista a maraviglioso campionato che in Campania facciamo tra famiglie: nikt nie oddaje swojego za farla assaggiare zii, cugini, vicini. Oficjalnie dla augurare buona Pasqua, ma in realtà anche per capire chi è stato il più bravo a preparala. Czy ta druga piękna rzecz jest twoja? Ogni anno il vincitore jest różnorodny".

Siedzący pastiera non è mai la stessa pastiera

«Z stessa ricetta, le stesse materie prime, si possono ottenere risultati anche opposti”, mówi szef kuchni. Powody sono tanti: inny piec lub stesso, ale z nieco wyższą lub niższą temperaturą, più suchy lub più wilgotny klimat, niewielkie różnice w przyprawianiu ziarna podczas gotowania i ogólnie zróżnicowana dbałość o przygotowanie Dolce. Ciasto, z resztą, nie jeśli fa w dzień: in Campania – terra d'origine di chi scrive – c'è chi comincia anche il monedì della septimana santa con la cottura del grano, e poi continue il wtorek con l'impasto della frolla e il giovedì con la cottura. I nie tylko: pastiere non si asssaggiano prima del sabato, perched il venerdì è di magro, mi perched soprattutto devono ancora riposere per essere al pieno del sapore.

Riti stare i aktualne

Usanze antiche eppure attualissime: „Mia nonna cucinava il grano e poi avvolgeva la pentola in una tovaglia e la metteva sotto il letto, do it raffreddare per giorni. Ecco, jeśli dovessi „svelare” tajemnicę ciasta powie, że jest tempopowiedział szef kuchni Esposito. «Gli componentes vanno semper fatti riposare e per metterli insieme servir dedizione. Essenza stessa di esta dolce che unisce e che celebra l'amore per le materie primeme: vanno rispettate, va trovato un giusto accordo tra loro, senza stressarle con la fretta che abbiamo każdego giorno».

La pastiera di Gennaro Esposito: ryż