
Felicità è (anche) una pizza fatta in casa: è stata la vera scoperta culinaria del lockdown, una gioia, et tra le preparazioni che non ci stancheremo mai di fare. Perché la pizza fatta in casa dà soddisfazione: putti le mani in pasta, keep it tuo impasto crescere, lo cuoci in forno e quando è pronto è una vera vera magic. Tanto che ora, un po’ come i professionisti, anche noi pizzaioli casalinghi abbiamo le nostre scuole di pensiero su quale farina usare, quanto lievitare, come cuocere, come condire, e amiamo deepen. Per questo è appena uscito un libro molto útil: Il mondo della pizza: storia, tecniche, ricette, di Slow Food Editore.
El origen y la evolución de la pizza
È un viaggio dale origini della pizza tra i vicoli di Napoli nel Settecento – almeno nella versione moderna – a oggi che ci fa scoprire come è cambiato questo capolavoro dell’enogastronomia. Non più solo street food sano, genuino y costoso: pizza è diventata un simbolo del cibo che unisce, un cibo “sociale” bandiera della cucina italiana nel mondo e, contemporáneamente, un terreno di sperimentazione. Perché non esiste più una sola pizza, ma decine di stili di pizze, che tutti i professionisti – e anche noi appassionati della pizza fatta in casa – hanno personalizzato.
Chi sono el nuevo pizzero
Il libro Il mondo della pizza ne dà diversi esempi con sigli sugli impasti, i lieviti, gli strumenti per ogni tipo di pizza, dalla classica a quella verace napoletana o al padellino, per poi passare a ricette di pizzaioli, ma anche pizzaiole, famosi. Sì, tía da, e questo è un altro segnale di quanto stia evolutionndo il mondo della pizza, semper più femminile. «Ormai ci siamo tuffate nell’arte bianca«, dice petra antolini, che di questa new wave è un emblema. Cuoca di formazione, Petra ha abierto con il suo compagno la pizzeria Settimo Cielo a Settimo di Pescantina (Verona), presenza fissa tra le grand guide, ed è tra le Fautrici di Dale di pizza da di cuore, onlus che riunisce altre eccellenti pizzaiole come lei che organizzano eventi di beneficenza per aiutare bambini e famiglie in difficoltà facendo contemporaneamente conoscere le nuove frontiere della pizza. La pizza, semper più femminile di nome e di fatto, è anche questo: “Finora la pizza è stato appannaggio degli uomini anche perché richiede molta forza. Poi anche grazie ai nuovi stili siamo riuscite relleno spazio mostrando la nostra creatività“, procesa Petra Antolini. Lei am define the proprie pizze «identitarie» perché raccontano del suo percorso e della generosa Valpolicella in cui vive. Stessa cosa fa en Apulia Rosa Casulli, propietaria de la pizzería McRose en Putignano, la città del Carnevale en la provincia de Bari. “La mia pizza”, cuenta Rosa Casulli, “è territorial: ci metto dentro tutta la Puglia, dal capocollo di Martina Franca alla burrata, la stracciatella e poi tutti i formaggi di capra che producono nella mia zona, e semper con tanta creatività” . ¿El ingrediente especial? «La pasión: se manca quella, che sia fatta da un uomo o da una donna, pizza non sarà mai buona”.
Ven si fa la pizza fatta en casa
Se anche à voi non manca la passione, continúa un ligero: Petra Antolini y Rosa Casulli ci hanno svelato i consigli per una pizza fatta in casa perfetta, anche per celiaci e intolleranti