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Pizza Expo 2022 Las Vegas

La città degli eccessi, per l’Expo più grande, del cibo più amato del mondo: a vegas entra en escena la pizza ed è il trionfo di Napoli, dell’Italia, del gusto, della bellezza e della felicità. È il trionfo di tutti.

Le luci in mezzo al desert illuminano one show pazzesco and dopo due anni di stop forzato the West Hall del Convention Center è di nuovo e viva.

Gli espositori, gli stand ei visitatori, di cui si perde il conto. E lei, sua maestà, in tutte le sue forme.

Napoletana, intera, a tranci, la “rebanada”. O americana, “estilo Chicago”. O ancora, quella che gli statunitensi chiamano “pie”, effettivamente più vicina a una “torta” alta, che non alla pizza per come la conosciamo noi.

Insomma, ce n’è letteralmente per tutti i gusti e, tra mille novità anche tecnologiche e un business che macina record su record, qui tutti sembrano viaggiare a un’altra velocità, supersonica.

Ma i veri grandi protagonistai sono coloro che questa magia la creano. Che da una nuvola di farina e acqua danno vita a un disco fatto di pasta e gioia.

Quei pizzaioli che, giunti davvero da ogni angolo del pianeta, fanno magnifico sfoggio di arte, talento e tradizione. E naturalmente di simpatia, specie se vengono da un certo universo a parte, chiamato Napoli.

E poi c’è pure la tensione della competizione, e proprio lì il podio si tinge di azzurro.

Carmín Canditode ‘O Munaciello Miami e Team Rega Usa, con el e vince completo “Best” Napoletana pizza y también “Best of the Best”, il premio assegnato al miglior pizzaiolo in assoluto.

Lo seguono a ruota, anzi al banco, Pepe Cutraro de París Vicente Capuano del leggendario lungomare campano, entrambi del Team Caputo.

Il denominadore comune dei tre? Risposta addirittura scontata: Napoli, appunto.

Ripassando di nuovo per Miami, Beach stavolta, da dove llegó “La Leggenda” di giovanni gagliardi, otra furia scatenata di amicizia e di bontà. Con il suo look eccentrico, con i suoi occhiali inconfondibili. Un auténtico mito per gli italiani, Vip e non, che passano per la sua Española Way.

E, come se non bastasse, non solo pizza inoltre.

Da qualche parte si sente cantare a squarciagola ‘O surdato ‘nnammurato: è Ciro Yovino di Song’ E Napule New York, con la maglia numero 10 di Maradona addosso. Spunta da dietro tiene una pentolona che profuma di paradiso: «Uagliu’, guardate qua: pasta patate e provola come si mangia a Napoli, nei vicoli e nei Quartieri!». Ride a tutti, strilla, dà una hermosa mescolata y agrega una cascata infinita di Parmigiano y un tocco generoso di tartufo.

Altro che “paura e delirio”: felicità e delizia a Las Vegas.