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Perché mangiare con le mani è una buena idea | La Cucina Italiana

Oltre a ciò, abituare i bambini a Prizeere il cibo con le mani permetterebbe loro di estaurare un rapporto più diretto con tutti gli alimenti, influenzando anche il rapporto con l’alimentazione che avranno per tutta la vita.

È di fundamental rilevanza, pero, che nel mangiare con le mani, non s’imponga “un’altra forma di procedura, un modo di fare omologato. Anche qui può emergere un interesse, non nostro ma altrui, cui siamo costretti a sottostare: magari dettato dalla volontà della catena di fast food di risparmiare sui costi di gestione […] Di nuovo una relazione, in questo caso la relazione con il cibo, finisce per risultare standardizzata, così come semper più, nel mondo in cui viviamo, è standardizzato lo stesso esercizio della libertà” come scrive il filosofo etico Adriano Fabris in Etica del mangiare ( 2019, Ediciones ETS).

Paloma mangiare con le mani

Altatto e la nuova relazione ancestrale con la materia prima

En un angolo della vecchia Milano, Altatto è un’ex panetteria transformado en un flautín local contemporáneo, propone un menú de degustación de cocina vegetariana y vegana e incentiva el uso delle mani.

Alla guida del bistrot ci sono Cinzia De Lauri e Sara Nicolosi, che danno grande importanza al senso è inscribedto nella parola stessa, “e lo facciamo attraverso l’utilizzo della bocca principalmente, ma anche attraverso l’utilizzo delle mani. Per riportare il cliente a una relazione ancestral con la materia proponiamo anche un benvenuto che si consumi con l’utilizzo delle mani, espesso il primo piatto a discretion del cliente è pensato per essere semper consumato con le mani. La dimensión del gioco y de la relación íntima con el material così a nostro parere infatti si intensifica e predispone il cliente all’esplorazione e all’apertura verso i nostri cibi.»

El menú alla cieca de Giuseppe Iannotti

Mr. Brown è il menù di degustación alla cieca proposto dallo chef Iannotti nel proprio ristorante Krèsios a Telese (BN) in omaggio a Le iene di Quentin Tarantino. Un percorso personalizado para l’ospite, completamente al buio, che viene invitato a utilizzare le mani per manger gli snack di ingresso ei postre finali, per aumentare il piacere della gustazione.

“L’idea è di creare una speciale empatia con ogni singolo ospite che ci guida nella costruzione del pasto e ci suggerisce anche quando interruptere. En particular, per gli snack iniziali, l’utilizzo delle mani invece che delle posate è finalizzato dare un inizio di percorso incentrato sull’aspetto ludico dell’esperienza. Un divertimento che riporta anche all’infanzia, a quando con le mani si rubava qualcosa in cucina sotto gli occhi della nonna, spesso compiacenti” dice Iannotti.

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