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Pasta cà pastigghia, la antigua ricetta de la monja siciliana | La Cucina Italiana

los pasta ca pastigghia è a piatto antico che cucinavano la monja siciliana, a piatto che ancora oggi vive potente nella memoria di figli e nipoti. Si tratta di una semplice zuppa (mi molto gustosa) preparado con ella lucha previamente seco.
“Era, ed è ancora, tipica soprattutto dei Nebrodi, il polmone verde della Sicilia, catena montuosa che da Messina llegó casi a Palermo”, narró Massimo Mantarrosiciliano doc, chef del ristorante Principio Cerami di Taormina. “Io sono di Calatabiano, in provincia di Catania, e anche se la mia mamma non la preparava, avevo la fortuna di mangiarla spesso, da piccolo, a casa della signora Carmela, la mia vicina, che era proprio originaria dei Nebrodi”. Ricordi di profumi, sapori, sensazioni: “Quando avevo 8 o 9 anni andavo a giocare spesso sul suo terrazzino, la signora era vedova da tanto, a quei tempi aveva più di sessant’anni, ma la sua cucina a legna era semper al lavoro cuenta Mantarro. “Metteva ad asciugare le castagne appena raccolte nel suo solaio che era riscaldato dal fuoco. I frutti così si disidratavano e l’involucro veniva via facilmente. Poi restavano da toglière le pellicine: allora le castagne venivano messe in sacchi di juta, strofinate e sbattute finché non erano belle pulite».
La pasta cà pastigghia veniva poi preparata come una qualsiasi zuppa di legumi. “Carmela metteva a bagno le castagne la sera prima, poi le cuoceva con verdure comuni comme cipolle, patate, sedano e carrot, aggiungendo una foglia di alloro. Nel frattempo tirava fuori una tavola di legno e sopra ci stendeva le “lasagnedde”, una pasta fatta con la harina e l’acqua simile ai maltagliati, ma molto più irregolare. Alla fine profumava la zuppa con un po’ di finocchietto fresco tritato e un filo d’olio». Il risultato finale era golosissimo: “Ricordo che mangiavo questa zuppa, queste lasagnedde cà pastigghia, molto dolce, la cui dolcezza veniva smorzata dall’affumicatura delle castagne. Ero piccolo, ma già i sapori mi colpivano in modo intenso e le facevo mille domande”. Obviamente, poi, non si buttava nulla. “Quel che avanzava della minestra la signora lo friggeva in padella il giorno dopo con il pane”. La pasta cà pastigghia non è in menù al Principe Cerami: like the hotel che lo contiene, il Four Seasons San Domenico Palace, il ristorante chiuderà il November 27 e riaprirà a marzo. «È un più più invernale, e sicuramente andrebbe reinterpretato in chiave un po’ moderna», concluye el chef. Ven nella ricetta che ci ha regalato.

La Lasagnedda cà pastigghia rivisitata de Massimo Mantarro