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Paola&Chiara en Vanity Fair: “Amiche più di prima”

Prima di Sanremo dos mil veintitres, protagonista de che le vede assolute sul palco dell’Ariston con il brano pop dance «Furore», Paola&Chiara si confessano con gran generosità nell’intervista sul nuovo numero di Vanity Fair, en uscita l’1 de febrero de dos mil veintitres. Le sorelle Iezzi si raccontano prima da sole e poi insieme, rivelando dettagli inediti del papagayo passato: perché nel dos mil trece avevano preso strade diversity, i matrimoni, i divorzi, i legami che hanno resistito al tempo. Il desiderio di maternità e la passione per l’arte, le paure e le fobie che le hanno assillate per anni, la gioia del tornare insieme, perché «il legame di sangue è fortissimo», e la saggezza accumulata mentre si avvicinano ai cincuenta anni .

E poi la voglia di tornare a fare progetti insieme, con una folie fanbase che le ha aspettate per dieci anni: “Eravamo le eroine dei nostri fan, ora siamo le papagayo superviviente”. En Sanremo dos mil veintitres Paola&Chiara canteranno “Furore”, che, spiegano “è una parola energetica, colorata, che ha a che fare con la pazzia, qualcosa di feroz, forte, infuocato, reed liberatorio, dopo tutto quello che abbiamo vissuto”

Paola

Che cosa l’ha aiutata a crescere?

“La terapia. Ne ho fatta tantissima negli ultimi dieci anni, mi è servita molto, e la consiglio a tutti, perché ti chiarisce molte cose, ti aiuta a superare dei momenti difficili”.

È da catorce anni con lo stesso compagno, qual è il vostro segreto?

“Amarsi, che non è il sesso o l’amore romantico degli inizi. Amare nel senso più alto e ampio del fini. Il sostegno, la fiducia sono i doni più preziosi de ella coppia. Crescendo si diventa meno egoisti, si scopre la bellezza di supportare l’altro».

Avete mai pensato di avere dei figli?

«No. Siamo una coppia di artisti, e gli artisti fanno fatica con i figli. L’arte necessita di una devozione spesso totalizzante. Lo avrei fatto se avessi smesso di fare questo mestiere, che però è stato più forte di qualunque otra cosa”.

Clara

Lo scorso giugno, su Instagram, ha scritto di essere vittima di «violenze». Che cos’era sucesor?

“Non è semplice da raccontare: da dopo la pandemia ho iniziato a ricevere sui social dei messaggi privati ​​​​aggressivi, da persone che non conoscevo. Da bambina sono semper stata vittima di bullismo per cui non era la prima volta per me… Erano dei messaggi moltoviolenti, macabri, arrivalavano di progresivo. Mi sono talmente spaventata, che mi sono chiusa in casa e avevo paura di uscire. Sono finita al Pronto Soccorso e ho chiesto aiuto».