Pitani ku nkhani

Come apparecchiare la tavola: mbiri

Cosa non si farebbe per conquere la donna amata? Potrebbe rispondere Federigo degli Alberighi, di cui Giovanni Boccaccio in the Decameron (V 9) said love per monna Giovanna, che si può fare, e si fa, tutto. Wopangidwa ndi nsembe ya bene rimasto, il falcone, mmodzi 'wa' migliori del mondo', che, trovandosi ahilui a essere grasso e polputo, finì per essere infilzato su uno schedone, uno spiedo, e kupereka pa risiti alla Signora. M'malo a benchi raccontata da Boccaccio munthu wina yemwe amatipatsa chithunzi cha konkire cha dziko limenelo. Impariamo così che la tavola si metteva e poi si levava, dal momento che idzakhala mobile arredo, e non fisso: così che ikani tebulo ndi tanthauzo lomveka bwinoche è poi cambiato mu mettersi a tavola pamene la tavola è diventata quello che è oggi.

Sulla tavola si mettevano le tovaglie, che erano semper “bianchissime” nelle case dei ricchi, ea protezione le guardanappe; ndipo ngati munamaliza abbigliamento della mensa ndi tovagliole, già potevano imagwirizana ndi nostri tovaglioli. Dallo spiedo il falcone di Federigo anali finito sul tagliere, ossia sul piatto di legno; mu Libro di spese per la Mensa dei priori fiorentini (mafonti amtengo wapatali omwe amatembenuza abbiamo ricordato), meta Trecento ngati ifotokoza kuti ndi yoyera komanso taglier di faggio; with i taglieri vanno le scodelle, spesso di legno d'acero, ei vassoi, piatti grandi di legno per servie le pietanze. Oggi, gulu la "piatto" ngati alemba, mu a table arredata secondo il bon ton, di quattro elementi: il piatto fondo, il piatto piano, il sottopiatto, il piattino. This is the post-tavola, or meglio il coperto, fini di origine francese, introdotto alla fin del Settecento dall'Apicio Moderno lolemba Francesco Leonardi, che Petronilla (dzina lachinyengo la Amalia Moretti Foggia) wogwiritsidwa ntchito ; in essi insegnava ad arredare la tavola dai piatti al segnaposto, senza mai dimenticare nel centro la presenza gentile di un fiore, pit also un fiorellino di campo. Tavola borghese ikamalizidwa ndi formaggera, sauce, insalatiera, inatuluka (tutti di gusto francesizzante), quest'ultima non separabile dalla più italiano pepaiola.