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Miacce della Valsesia, la ricatta de la Signora Chiara

la Miacce della Valsesia sono la merenda perfetta da gustare estuvo bien en un trekking. È così che le hoscoperte, dopo una lunga camminata tra le alture biellesi, in Piemonte. Biellese e Valsesia in effetti sono due zone ben distinto visto che la Valsesia si estende lungo la provincia di Vercelli, ma la signora Chiara, della Locanda Bocchetto Sessera di Tavigliano, che gestisce insieme a Stefano Gioia ea Michelle Bonesio Terzet, custodisce gelosamente una arroz original de la valsesia Che fa felici tutti gli avventori. «Me l’ha data un caro amico della Valsesia anni fa e, non a caso, ha semper riscosso un gran successo», mi ha spiegato.

Signora Chiara con il ferro da miacce

Anche nel Biellese e nel Canavese in realtà si mangiano le miacce, che sono però leggermente varias nella loro formula originaria.

El origeni

Le origini delle miacce sono da ricondurre ai Walser, antica e misteriosa popolazione di lingua tedesca originaria dell’alto Vallese, en Svizzera, che tra il XII e il XIII secolo migrò verso sud per motivazioni ancora oggi non del tutto chiare. Oltre ai costumi pittoreschi e alle graziose costruzioni in legno, i Walser lasciarono en eredità nei nostri territori anche elle che oggi sono conosciute come miacce, ma loro chiamavano miljntscha, un impasto usato come sostituto del pane che però non è cotto al forno, ma su piastre di ferro mass direttamente sul fuoco. Esattamente come vengono cotte ancora oggi le miacce.

Dalla Valsesia al Biellese: la diferencia

Molto simili, ma non uguali. La ricetta delle miacce cambia leggermente a seconda della zona. Se en Valsesia si fanno generalmentee con farina bianca, farina di mais, latte, uova, panna, acqua e sale, nel Biellese y Canavese si se prepara invece con una parte preponderante de harina di mas. Tutti gli ingredientei vengono mescolati e poi, con un mestolo, il composto viene adagiato sul “ferro da miasse” rovente, hasta con un po’ di lardo. Certo, come per tutte le ricette della tradizione non codificate, non c’è una ricetta original ma solo una tradizione che si tramanda di generazione in generazione. En origen, però, probablemente la farina utilizzata era quella di miglio. Il primer documento che parla di “stiacciatine di farina fatte abbrustolire con un ferro caldo” risale al 1488 e parlava dell’utilizzo del «migliaccio», voce cinquecentesca che potrebbe indicare il miglio, da cui potrebbearribe termina «miaccia». In seguito si sarebbero aggiunti il grano sarracenollegó a Italia già alla fine del Medioevoél granturcollegada Seicento. Solo de dell’Ottocento si è progresivamente affermata el più “ricca” farina di fruto.

Come si farciscono le miacce valsesiane?

La tradizione vuole che le miacce vengano relleno de formaggi – generalmente tome – o salumi locali – come il salame. Non a case le miacce erano proprio un sostituto del pane, e quindi servivano pour avecare i prodotti locali che si mangiavanowhile i pasti. Oggi vengono gustate piegate in due o in quattro sia con prodotti locali ensalada sia con productos dulcecome cioccolato, burro e zucchero, crema di castagne o marmellata.

Miacce della Valsesia, la arroz

Per una perfetta riuscita delle miacce tradizionali sarebbe indispensable avere il ferro da miacce, obviamente. Ma si può ovviare al problema con una buona pádel antideslizante. Certo, non saranno esattamente identiche, ma in attesa di andare in Valsesia ci si può accontentare.

Ingredientes

1 kg de harina
1 pugneto de harina de maíz fioretto
2 uva
panna (alrededor de 2 bicchieri)
latte cuanto basta

Procedimiento

Mezclar la harina con la uova sbattute, la panna y el latte aggiunto poco alla volta fino a formar una pastella liquida e ben homogenea, senza grumi. Lasciate riposare la pastella per 30 minuti circa en frigorifero. Riscaldate i ferri da miaccia (o una padella del diametro di circa 25 cm) e, una volta roventi, passateli con del lardo: potete fare lo stesso con la padella. En caso de abbiate i ferri, basterà chiuderli per 30 o 40 segundos por avere le miacce pronte, en caso della padella dovrete cuocere la miaccia dall’uno e dall’altro lato fino a leggera doratura. Ora le miacce sono pronte per essere farcite a piacere, piegate in due o in quattro.