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Macafame, la ricetta di recupero del dolce vicentino | La Cucina Italiana

Lo scrittore Luigi Meneghello, vicentino doc nato nel 1922 e scomparso nel 2007, diceva che il macafame non era una torta, ma «la parodia de una torta». È altrettanto vero, però, che di “parody di torte” come il macafame, il Veneto (e non solo) è pieno. “Le origini del macafame sono le stesse, per esempio della pinza trevigiana o della torta putana veneziana», fa infatti notare Piero Menegante facendo riferimento ad altri due monumenti della cucina italiana: ricette che hanno semper come base pane raffermo, uova, uvetta, latte. “Poi esiste anche lo smacafam, che fanno in Trentino, che però è con la carne di maiale ed è salato”, continuó Menegante.

Ven si prepara el macafame perfecto

Poi sì, come spesso succede, ogni provincia e poi ogni casa ha trovato un modo per rendere speciale la propria ricetta. Nel caso del macafame dei Menegante i “segreti” del macafame sono (almeno) tre. ¿Él primero? “Nella nostra zona dell’alto vicentino siamo circumdati slab mele, e per il nostro macafame usiamo solo que bio di un produttore locale che danno un profumo e un sapore decisamente particolare”. Il secondo segreto? «Ammollare la uvetta nella grappa, a meno che il macafame non sia per i bambini”, prosegue il cuoco. Il terzo “segreto” invece riguarda il pane: “Io ne uso almeno di due o tre tipi diversi, cominciando dalla ciopa vicentina che non deve mancare mai”, svela il cuoco, raccontando anche quanto sia versátil il pane tipico vicentino fatto da secoli solo con farina, acqua, lievito agrio y salado. “Con tipi di pane diverso il dolce ha più profumo e più sapore, e si sostiene di più”, consiglia Menegante. Non ci resta che provare la ricetta, che trovate continuando a leggere. Il consiglio in più? “Mangiate il macafame tiepido: è così che sprigiona al meglio tutti i suoi profumi”.

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