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Los 50 mejores restaurantes del mundo 2022: la lista, hazaña italiana

Dall’Old Billingsgate di Londra – sede della premiazione della Los 50 mejores restaurantes del mundo – la cucina italiana esce con un largo sorriso: era evidente che non si poteva puntare al bersaglio grosso ma avere sei locali nei primi 50 al mondo uguaglia il record già conseguito nel 2007, poi nel 2009 e nel 2011. Quando si poteva contare sulla forza d’urto dell’Osteria Francescana, che come tutti i vincitori è entrato nella Hall of Fame e quindi non partecipa alle votazioni. Grande, grandissima Italia con una crescita generale (unica eccezione Plaza del Duomo di Alba, sceso dal numero 18 al 19) che ha portato Lido 84 di Gardone Riviera a salire ulteriormente (era 15°, ora è 8° vale a dire il miglior ristorante italiano) ea far entrare nella top ten la rejilla di Rubano che nel 2021 era en 26a posizione. Risultati notevoli, ma che in parte sono coperti dall’exploit di uliassi che in una stagione ha scalato 40 posizioni: ora è 12° al mondo, con la soddisfazione di essersi portato a casa il premio per la maggiore crescita in assoluto. A completare il sestetto, ci sono real di Niko Romito a Castel di Sangro (del número 29 al 14, ottimo lavoro) y el debutante San Huberto di Norbert Niederkofler a San Cassiano che la giuria internazionale – un migliaio di votanti sparsi in tutto il mondo, suddivisi tra giornalisti, chef ie gourmet – ha portato a un’eccellente 29a piazza.

Pronóstico rispettati

Nessuna sorpresa per il podio: fuori gioco il Nombreentrato di diritto nei Best of the Best, il duello era tra Geranium di Copenhague y Central di Lima. Ha prevalso il primo, guidato da Rasmus Kofoed, che è l’unico cuoco al mondo ad aver collezionato in tre edizioni sucesivas il bronzo, l’argento e l’oro del Bocuse d’Or. Geranium è nordico ovviamente nell’ambiente e nella cucina ma ha una forte anima italiana (sono una decina tra cucina e sala). Lo stesso Kofoed non ha l’allure fredda del concittadino Redzepi: si accomoda al tavolo comme un normal avventore per provare i piatti che lui stesso ha creato: «Solo così puoi capire quanto vale l’esperienza gastronomica» spiega. Curiosità: tra il locale vincitore del 2021 e quello di ieri ci sono solo 4 km di distanza. En ogni caso, Danimarca si conferma ai vertici della manifestazione: è stata il sesto successo in 20 edizioni (5 del Noma, una appunto, del Geranium): solo la Spagna ha fatto altrettanto, sei primi posti (4 de elBulli, 2 del Celler de Can Roca), tre sono quelli statunitensi (2 volte il French Laundryall’inizio degli anni Duemila, una l’Eleven Madison Park), 2 per l’Italia (sempre Osteria Francescana), uno a testa per Gran Bretagna e Francia (The Fat Duck e Mirazur). Sul podio, dietro Geranium, il semper validissimo Central di Virgilio Martinez – prima e poi ce la farà, garantieo – e il celebrato Disfrutar di Barcellona.

Yo premi speciali

Sono semper più numerosi e quest’anno hanno avuto un narratore d’eccezione quale Stanley Tucci, attore e soprattutto grande appassionato di cibo (Italiano, in primis). leonor espinosadel ristorante Leo a Bogotá, ha ganado el premio The World’s Best Female Chef 2022; Él restaurante AM de Alexandre Mazzia a Marsiglia si è aggiudicato l’American Express One To Watch 2022, insomma il locale in ascesa e da «tenere d’occhio» mentre l’attivista keniota wawira njiru è stata insignita dell’Icon Award. Un ulteriore nuovo premio, il Champions of Change, è stato consegnato qa diversi «eroi» della gastronomia: il divulgatore Dieuveil-Malongala empresa en affari Olia Hércules (Ucrania) y Alissa Timoshkina (rusa) y la attivista Koh Seng Choonche vive tra Hong Kong y Singapur ed è il fondatore di Dignity Kitchen, il primo centro ristorazione collettivo in Asia.

La clasificacion dei primi 50

1) Geranio – Copenhague;
2) Central – Lima (miglior ristorante del Sud America);
3) Disfrutar, Barcelona;
4) Diverxó, Madrid;
5) Pujol – Città del Messico (más ristorante nel América del Norte);
6) Asador Etxerbarri – Atxondo, España;
7) En Casa do Porco – San Paolo;
8) Lido 84 – Gardone Riviera;
9 Jorge Vallejo – Città del Messico (il ristorante più votato dagli chef);
10) La Parrilla – Rubano;
11) Maido-Lima;
12) Mauro Uliassi – Senigallia (nueva entrada superior en assoluto);
13) Steirereck-Viena;
14) Don Julio, Buenos Aires;
15) Reale – Castel di Sangro;
16) Elcano – Getaria, España;
17) Nobelhart & Schmutzigrt – Berlino (Premio al escalador más alto de Villa Massa per il ristorante che scala più posizioni in classifica);
18) Alquimista – Copenhague;
19) Plaza del Duomo – Alba;
20) Den, Tokio (la mayoría de los restaurantes en Asia);
21) Mugaritz-San Sebastián, España;
22) Septimio – París;
23) La Jane – Anversa;
24) El Presidente – Hong Kong;
25) Frantzen-Stoccolma;
26) Tim Raue – Berlino;
27) Hof Van Cleve-Kruisem, Bélgica;
28) El Clarence – París;
29) San Huberto – San Cassiano;
30) Miscelánea – Tokio;
31) Arpegio – París;
32) Mayta-Lima;
33) Atomix – Nueva York (Gin Mare Art of Hospitality Award, come n.1 per l’ospitalità);
34) Hisa Franko – Kobarid, Eslovenia;
35) The Clove Club – Londres;
36) Odette – Singapur;
37) Fyn – Ciudad del Cabo (il miglior ristorante en África);
38) Jordnaer-Copenhague;
39) Sorn-Bangkok;
40) Schauenstein Schloss-Fürstenau, Suiza;
41) El Pico -Osaka;
42) Quique Dacosta – Dénia, España;
43) Boragó-Santiago;
44) Le Bernardin – Nueva York;
45) Narisawa-Tokio;
46) Belcanto-Lisbona;
47) Oteque – Río de Janeiro;
48) Leo – Bogotá;
49) Ikoyi – Londres;
50) Hilo único: Healdsburg, Stati Uniti.