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Los 20 migliori trattorie delle Langhe, consigliate dai grandi chef

La 20 trattorie delle Langhe consigliate dagli chef: la foto

De aquí Langhe y pensé de repente en una gran cocina, stellata e no. È una zona dove Michelin ha trovato e continua a trovare posti degni di entrare nella Rossa, ma anche di locali che seguono il territorio in maniera esmplare: alcuni nell’integralismo (ci sta), altri nella rivisitazione (non eccessiva) e altri ancora nell ‘interpretazione moderna (forse, la strada más interesante). Ecco perché ci è venus voglia di mappare benissimo la zona chiedendo suggerimenti a quanti ogni giorno ne fanno uno dei paradisi gourmet in Italia: i migliori chef. Un parterre di eccellenze vere: Enrico Crippa (Piazza Duomo, Alba), Ugo Alciati (Guido Ristorante, Serralunga d’Alba), Andrea Ribaldone (già all’Osteria Arborina, ora in pista con un nuovo progetto), Federico Gallo (Locanda del Pilone, Alba), Davide Palluda (All’Enoteca, Canale) y Andrea Larossa (Ristorante Larossa, Alba). Da loro sono llega le indicazioni migliori per un’incursione golosa in una terra di prodotti straordinari. A proposito, per ora, brutte notizie per i tartufo-dipendenti: la mancanza di pioggia nei mesi precedenteti hace disponibilità problematica. Sono pochi e già cari (siamo sui 200-25o euro all’etto), tra qualche settimana le quotazioni si alzeranno.

El menú ideal

Cosa ordinaria nelle trattorie della nostra (loro) selezione? A costo di sembrare scontati (e in attesa speranzosa del tartufo tardivo per arricchire molti piatti…), tracciamo un menù solo per chi si avventura per la prima volta nelle Langhe. antipasti: salame crudo e cotto, vitello tonnato, insalata russa, carne cruda, giardiniera, acciughe con il bagnet (salsa verde). Principal: agnolotti del plin (al top con il sugo di arrosto) e tajarin (con sughi di carne). Segundo per carnivori, firm restando che i prodotti vegetali in Langa sono di grandissimo livello: tagliata di fassona, coniglio in varie ricette, la finanziera, il mitico fritto misto alla piemontese and il bollito tradizionale quando si trova. Un assaggio di formaggi tipici è obligatorio, mental al dulce la scelta è tra il bonet, la panna cotta y le pesche ripiene. sur vinonon ci pronunciamo: c’è solo l’imbarazzo della scelta, siamo in uno dei più famosi e ricchi terroir del pianeta.

En a frazioncina sperduta di Monforte, Marco Forneris e la compagna gestiscono una trattoria di quel autentiche. Semplici, solidi classici piemontesi ben eseguiti. Ci sono anche le camere.

La osteria es parte del complesso di Piazza Duomo. En cocina Dennis Panzeri, supervisado por Enrico Crippa. Menù fue lavagnetta, piatti con il tocco in più, big cantina.

“La lingua croccante con le salse merecid da sola una visita”, spiega Davide Palluda. Ma anche la cantina e la posizione, sulla hill più alta del comune di Monteu Roero, meritano.

Facciata in stile freedom e arredi (originali) d’epoca per un locale con tanti piatti meritevoli: il fritto misto, il ham arrosto con salsa all’erbette, il gelato con Mostarda d’uva fragola.

Ha un balcone straordinario sulle vigne di Castiglione Falletto. “Ideale per gustare i piatti freddi e bere qualche bicchiere di grandi vini”, spiega Enrico Crippa, affezionato cliente.

En la osteria-vineria dei fratelli Negro, sugestiva all’interno e con un piccolo afuera. Carta con qualche richiamo al mare, mi ensalada piamontesa. La superlativa panna cotta.

L’insegna ricorda la parola in dialetto piemontese che indica la soddisfazione dopo aver mangiato una buona pietanza. È il posto per fare un’esperienza gourmet a buoni prezzi.

Ospitata come lo stellato nell’Enoteca del Roero, è il locale di cucina regionale curato dal bravo Davide Palluda, con tante proposte di classe. Ambiente interior de diseño y exterior.

La storia di Langa: vera cucina del territorio nel fisso menú a 29 euros, vini esclusi. La jefa Gemma Boeri tiene un sottolineare che “non sono una cuoca, ma solo una casalinga**”**. Mítica.

Un’osteria moderna che punta sulla stagionalità degli ingredientei e la tecnica delle preparazioni, nello stile di Maurilio Garola, jefe di La Ciau del Tornavento. Piatti di carne al top.

Piace molto a Federico Gallo per il rispetto della tradizione y la semplicità delle Preparation. Menù a prezzo fisso con i classici del territorio, gestione familiare.

È anche locanda, ma quello che piace a Ugo Alciati è la cucina “curata e appassionata che prite spunto dal territorio per poi pritere chemini che vedono tocchi di estro e creatività”.

Il covo della famiglia Massolino, dal 1875, è in a casa di campagna. Fra i piatti da incorniciare la cipolla al forno ripiena di toma di Murazzano, con salsiccia e rosmarino.

Atmosfera familiare in questa bella locanda nel centro della cittadina. Nove tavoli per gustare il repertorio della zona, scegliendo alla carta o due validi percorsi degustazione.

Appena fuori dal centro storico, un locale che piace ad Andrea Larossa. “Le paste fresche non deludono, ma il massimo è rappresentato dal carrello del bollito tradizionale con le salse”.

Raffinata trattoria punto di incontro per gli intenditori della zona, cheguarantiesce da semper alta qualità. Si va dai grandi classici delle Langhe a molte, ottime, opzioni di pesce.

Antico cascinale di Langa circumdato da vigneti y ristrutturato con gusto. Due menù degustazione with possibilità di abbinamento vini and a proposta à la carte stuzzicante and golosa.

Qui è nata Slow Food e 37 anni dopo nulla è cambiato: la cucina è fatta di Presidi and di ricette del territorio: tajarin “40 tuorli” burro e salvia, agnolotti del plin, stracotto di vitello.

Un delizioso local caminó por la colina. “Classe, tradition and semplicità sono le parole d’ordine, chiedete semper i fuoricarta perché la scelta è spesso legata alla stagionalità” consiglia Andrea Ribaldone.

La osteria di Piero e Ugo Alciati es parte del mágico villaggio di Fontanafredda, dove tutto è buon gusto, buon cibo e buon vino. Ogni propuso è diretta, my studiata benissimo.