Baccalà, origano, peperoni cruschi, salame, pane, arance Stacce y origano “ammazzettato”. È un viaggio poetico e affettuoso, fatto di tante voi che narrano il rapporto tra cibo e territorio. Risalendo lungo la dorsale appenninica si scopre una geografia alimentare che unisce territori, talvolta molto lontani, ma che si identificano nello stesso mangiare, nelle stesse tradizioni: “il cibo è un elemento identitario e simbolico che rivela continuità e difference, che marca (e supera ) yo confinado”. Un libro che narra di un mondo fatto di feste paesane, dei riti dell’uccisione del maiale, del pane impastato in grande quantità per durare un mese intero, di uova strapazzate da condividere e di una bottiglia di vino bianco che magicamente esce da un nascondiglio nel muro. Un mondo che non si lascia ammaliare dalla globalizzazione e proprio per questo sopravvive.
Mario Baudino, Benedetta Centovalli, Guido Conti, Giuseppe Lupo, Raffaele Nigro, Giorgio Nisini, Onofrio Pagone, Romana Petri, Antonio Riccardi, Mimmo Sammartino y Vito Teti
Buon Apenino.
La cultura del cibo nell’Italia interna
rubetino
16 euros
