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Le Soste: 40 anni di alta cucina italiana fra passato glorioso e un non facile futuro

102 locales con 14 nuevas entradas: il top della cucina italiana (quasi completamente in patria, con sei presenze all’estero) fa parte dell’associazione Le Soste, il cui nucleo originario si ritrovava periodicamente a partire dal 1982. C’erano Gualtiero Marchesi, Antonio Santini, Roberto Ferrari, Geatano Martini, Andreas Hallrigh y Rinaldo Krcivoj: pioneros de los ideales de cultura culinaria, convivialità, accoglienza, cortesia e patrocinati class da Le Soste. L’associazione vera e propria si costituì però nel 1994, con atto notarile, e un bellissimo logo, ideato dall’allora presidente dell’Accademia di Brera, emilio tadini. Il segno grafico richiama nella sua essenzialità una freccia a forma di “S”, símil all’insegna delle antiche stazioni di posta che non offrivano certo la cucina dei ristoranti di Le Soste, ma avevano quella vocazione all’hospitalità che non è andata perduta e ora più che mai representa un aspetto fundamental. Probabilmente il primo, visto che oggi non è poi così difficile mangiare bene (nei 102 posti è la normalità) mentre la sala fatica di più.

Il ruolo della formación

Go detto che nella celebrazione, l’Associazione non ha dimenticato i problemi attuali, portando i risultati di un’indagine Fipe sulla addetti dificil de encontrar: un terzo del ristoratori ha cercato personale nel 2021 e ben il 64% ha dichiarato di aver avuto abbastanza o molta difficoltà nel reperirlo. Si el indagine pit stata nei primi mesi del 2022, facilmente l’esito sarebbe stato peggiore. Da qui la necessità di aumentare e migliorare l’offerta formativa da un lato, ma anche di cercare di acte sui salari with il tax cuneo and sugli orari di lavoro with regole chiare sulla turnazione del personale. C’è bisogno di un impegno collettivo, superiore a quanto si pensi. E di creare anche un’immagine diversa da quella che si continua a leve sui media. «La formación è l’único modo per invest nel nostro futuro», ha esordito david oldani, “per questo mi sta a cuore il progetto che sto portando avanti con la scuola di Cornaredo. Quello della squadra che compone un ristorante è un lavoro duro, è vero, ma non si può mettere solo questa prospettiva davanti a un giovane, e non si può usare questa come giustificazione per il fatto di non trovare personale. Dobbiamo lavorare insieme e chiedere nuove regole specifiche per ogni settore in modo da migliorare l’offerta. E il ristorante deve essere de otro modo di piacere per il cibo e leggerezza, per poter trasferire questi concetti al cliente bisogna ad esempio acte sugli orari. Con otto ore non si riesce a copire adeguatamente il turn del pranzo e della cena”.

Yo primero per il 2022

Per il suo impegno in questo ambito, lo chef-patron del D’O ha ricevuto il premio Allianz/Le Soste todos los entrenamientos. Gli altri premi sono andati a Ricardo Camanini (Premio Franco Ziliani – Innovación); tenuta scrafana (Mejores Viñedos de Italia); Valentina Bertino (Premio Franco Colombani);alberto santini (Hospitalità di Sala);Los medios de comunicación (Experiencia Pommery alla selezione di Champagne);Gaetano y Alessandra Martini(Tutela y patrimonio del gusto). Ecco i 14 ristoranti, entrati nel salotto buono della cucina italiana.