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Le cozze di Taranto diventano a festival: ecco il miglior piatto

El cozze di Taranto, la città dei due mari, sono il vero “oro nero” dei tarantini. La cozza tarantina è infatti il ​​​​prodotti tipico più conosciuto della città pugliese, ed è finalmente diventata nel 2022 Presidio Slow Food. La cozza nera tarantina, storicamente allevata in questi mari, è diventata il simbolo di una rinascita dell’intera città, di una new economy and di new possibility, sostenibili, che diano un futuro nuovo ai suoi cittadini. Un Taranto sirve a una nueva imagen, per troppi anni associata alle ciminiere dell’industria poise e non invece a quella della sua cultura e del suo frutto più prezioso. La cozza deve tornare protagonista, essere un’eccellenza, attrarre un turismo gastronomico, essere orgoglio. E per farlo, ha bisogno di una celebrazione.

La cozza nera tarantina: buona e sicura

Le cozze di Taranto hanno dimensioni ridotte rispetto a quel estere oa quelle sarde, una consistencia polposa e un gusto meno salato, dovuto al luogo unico in cui vengono allevate. Taranto infatti è “città dei due mari” poiché oltre al Mar Grande, in acque aperte, ha anche un Mar Piccolo, un bacino interno, suddiviso in due seni, con una salinità di poco inferiore a quella del mare aperto dovuta ai citri, sorgenti d’acqua dolce che si mescolano alle acque salate del mare. La mitilicoltura qui è una tradizione sin dai tempi della Magna Grecia ed è diventata vera e propria industria produttiva nei due secoli che ci precedono. Poi il grande polo industriale aveva inquinato oltre all’intera città anche il suo mare, rendendo più rischioso l’allevamento delle cozze. “Da noi la rigenerazione parte dal mare”, cuenta Luciano Carriero, referente dei produttori del Presidio Slow Food della cozza nera di Tarento en el salón Terra Madre di Torino. “Nel 2011, quando venne riscontrata la presenza di diossine nelle cozze, nessuno voleva più acquistare i nostri prodotti. Quien tiene Taranto, la mitilicoltura è stata azzerata dale industry della città”. Ma poi hanno spostato gli impianti più lontano dale industrie, in un’area intonsa del mar Piccolo dove sgorgano più di trenta sorgenti di acqua dolce, useno materiali vegetali e biodegradabili, seguono tradizioni tramandate da secoli. El cozze che llegó en commercio sono sottoposte a rigorosi controlli, che certificano la salubrità del prodotto. La stagionalità? De abril a agosto.

Cozza en la ciudad: en festival

Per festeggiare, e per valorizzare la cozza di Taranto, è Arrival anche il primo vero festival interamente dedicato alle cozze, Cozza in the city, che si è svolto a septiembre e ha decreto al ritmo di musica il piatto di cozze migliore della città. ¿Objetivo? Sviluppare una conoscenza della cozza tarantina fra i cittadini, i ristoratori e promooverne l’utilizzo nei piatti della tradizione, come il classico tubetto alle cozze o la versione sauté, ma reed in nuove ricette, che infatti sono state presente all’evento. A partecipare ristoratori da Taranto e dal restaurant della Puglia che hanno servito alla giuria, e alle migliaia di presenze, panini e street food da aperitivo, pizze, tacos e piatti fine dining di ispirazione botturiana, segno che le cozze non sono solo un ingrediente per piatti rustici, ma possono diventare un elemento distintivo de la gastronomía local, transversal y contemporánea. Undici i ristorante che hanno partecipato e che sono stati giudicati dalla giuria, che ha decretato il vincitore: il ristorante La Cuccagna Giro di Vite (Crispiano, TA) che ha presentado un piatto chiamato La colazione del pescatore. In memoria del nonno della titolare, Paola Ortesta, che da pescatore cominciava la giornata a pane, cozze e pecorino, ingrediente che si sono tramutati in un piatto gourmet dal sapore del mare.

Gané: La Cuccagna Giro di Vite

Considerando fra i migliori della regione e ora vincitore della prima di edizione di Cozza en la ciudad, La Cuccagna è un ristorante di carne. En cocina, Paola Ortesta, al suo fianco nella gestione il resto della famiglia. La carne viene soldta sia cruda sia cotta da scegliere dalla “macelleria con fornello” che accoglie gli ospiti e annovera fra i produttori anche i Fratelli Varvara, della vicina Altamura. La cucina si fonda sulle ricette della tradizione, ma senza paura di innovare. Orecchiette, braciole al sugo, carne alla griglia e al forno. Para concluir en dolcezza, la crostata di briciole con crema pasticcera, amarene e gelato alla vaniglia. Nella struttura es también un bed & breakfast.

Per scegliere dove fermarsi a mangiare a Taranto, ecco la guida defintiva fatta con l’organizzatrice di Cozze in the city.