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la sua ricetta | La Cucina Italiana

por jefe bruno barbieri no ci sono dubbi. «Él Minestrone è uno dei piatti più creativi e contemporanei de ella cucina”. Un piatto che può sembrare banal, poco invitante, spesso “snobbato dalla cucina internazionale, percepito come dietetico, da ospedale, ed è invece un piatto more polivalente che si può trasformare in mille modi, semper diversi, aggiungendo, per esempio, crostini, panel raffermo, panel tostato, cialde, carni, formaggio. Asciutto o meno asciutto”. La sua ricetta del minestrone è molto contemporanea e piena di gusto, ci sono alcuni step fundamentali da seguire.

«Prepare un buon minestrone significa valorizzare ogni singola verdura, con i suoi colori, profumi e sapori, partendo anche da parti genericamente considerado scarti, per delivere ad un’armonia di una ricchezza senza paragoni».

E allora cosa non deve mancare e cosa invece non bisogna mettere nel minestrone? “La cosa più complicata è l’aggiunta del pomodoro, perché è la parte più acida, cheva ad aggiungersi a quella delle verdure e del brodo, il rischio è che non sia buono. Ma il pomodoro non da escludere, perché dà anche dolcezza».

Altro consiglio di chef Barbieri è non solo sull’eccesso di acidità, ma anche sull’éxito de dolcezza. “Attenzione alle erbe che potrebbero essere troppo dolci, quindi le erbe estreme, quali basilico, cumino, sono da dosare con gentilezza, sennò sovrastano”.

Altro consiglio importantissimo per un buon minestrone è giocare con le cotture múltiples. “Sembra difficilissimo, ma non lo è. Le verdure son da cuocere piano piano, separadamente. Il sedano, per esempio, va all’inizio, perché più croccante, comme le carote ei cardi che sono l’asso di briscola, ricordatevelo! Poi se aggiungete delle palline di salsiccia sarà stratosferico».

Cosa non può mancare nel minestrone

“Il mio deve semper avere porri, cipolla con chiodi di garofano, no aglio, lo metto solo nel caso sia più asciutto. Ogni tanto aggiungo il pesce, tipo un trancio di baccalà, di tonno, cotti a parte, messi come se fousro una guarnizione. Filo di olio allá fenezca, caña aromatizada”. Altra accortezza è non mettere “mai i carciofi perché sono amari e hanno un colore che nel brodo non è hermoso. Mia nonna Mimì con un meraviglioso orto, faceva minestre eccezionali, e non ce li metteva mai».

Come suggerimento alternativo, molto campestre, chef Barbieri suggerisce “cinque foglie di ortica, che hanno un sapore auténtico di fosso, del verde appena piovuto. Di sottobosco. Oppure la castagne, it risultato è sballo total!».

I consigli di Bruno Barbieri per un minestrone buonissimo

■Tutte le verdure di scarto sono utili per dare più sapore
■ È più hermoso quando si riescono a riconoscere tutti i colori di tutte le verdure
■ Per dargli più carattere, passare alcune greenery al barbecue
■ Il pomodoro utilizzato per l’elisir è gustosissimo su una fetta di pane bruschettato

Bruno Barbieri: MasterChef, el futuro, …

Bruno Barbieri è un vulcano, sarà anche per questo che è il più longevo dei giudici-chef di Masterchef Italia. “I concorrenti vogliono tutto subito, poi succede che chieda come si fa una salsa bearnesa e mi si raccontano solo gli ingredientei. ¡Io voglio mina la storia degli ingredientei! Bisogna conoscere per poter cucinare”, comentó el chef parloteando del più noto talent espectáculo di cucina. E quindi lui stesso, anche dopo tanta givetta (“In treinta anni ho semper ascoltato e ho aspettato il mio instante, imparavo dai grandi chef, guardavo e incassavo. Adesso parlo io”) è semper pronto ad learnere cose nuove. “Sto partendo per gli Stati Uniti per scoprire la cucina creola, poi scendo in Sud America e procedo verso l’Africa”. Qui gatta ci cova… Dopo il docufilm su di lui, Bruno Barbieri Sosia, directivo de BB sta lavorando, tiene un proyecto en salvaje. ¿Otro reportaje? ¿Una serie? ¿Película? “Non posso dirlo ancora, ma se va in porto sarà super interesante!”.

Intanto ecco la sua Ricetta del minestrone da replicare a casa, con altri due consigli: più resta lì più è buono. «Evitar mappazzoni, quindi occhio all’impiattamento«.