Saltar al contenido

“La signora è da sola?”. La rivoluzione en sala

Go oltre la scelta di Giuseppe Iannotti, chef del ristorante Kresios, merecedor de una estrella Michelin en Telese Terme, nel Beneventano. “Non abbiamo voluto il menù muto, senza prezzi, perché per noi il prezzo è definito dalla prenotazione, la stessa per tutti, che sia uomo, donna, no gender. Oggi siamo in un mondo dove l’asterisco è una cosa molto bella». E poi Iannotti aggiunge: “Addirittura, al Kresios stiamo cercando di lavorare sul prepagato, quindi chiunque può comprare una cena da noi, comprando in anticipo del tempo per sé, che è il vero lusso”.

Insofferente ai preconcetti di genere, libera nelle scelte e nel ridare valore nuovo a vecchie consuetudini, antonia klugman, di L’Argine a Vencò, una personale cuisine di territorio e una stella Michelin nell’estremo lembo nord-oriente d’Italia, vorrebbe che non ciosse più una definizione di cooking femminile o maschile, e la pensa allo stesso modo per quello che riguarda l’accoglienza en sala. “Da ristoratrice donna, quando al tavolo mi capita di vedere una ragazza o una donna da sola, non sento nessun tipo di disagio, anzi sono contenta al pensiero che si ritagli del tempo per sé e per il proprio piacere. E non ho il pregiudizio che debba per forza essere acompañamiento. Adesso, per esempio, anch’io mi preparo a una cena solitaria dal mio amico Gianluca Gorini e la pregusto!». Chiediamo anche ad Antonia della “carta muta”: “Nel nostro ristorante abbiamo da subtilo che il menù senza prezzi dovesse esserci, su richiesta, per una cortesia verso chi sceglie di mangiare da noi: uomo o donna che sia, chiunque desideri fare un regalo al suo ospite e offere il pasto senza che il prezzo si visibile, per noi è un piacere accontentarlo. Ci capita che siano da un chiederlo, uomini, persone di tutte le età. È bello quando anche all’interno delle famiglie si scardinano i preconcetti per cui devano essere per forza i genitori a invitare i figli, è bello vedere un figlio appassionato di cucina che vuole fare scoprire ai genitori un mondo a loro sconosciuto, ed è una gioia poter dare un menù senza prezzi perché sai che dietro c’è il regalo“. Non importa a chi, e offerto da chi.

La sensibilità di Antonia Klugmann, la sua attenzione, raccontano un nuovo modo di vedere il cliente del ristorante, che ritorna nelle parole di un cuoco in un altro modo senza conni: Eugenio Bóer, Italo-Olandese, con il cuore tra Liguria, Sicilia, Toscana y Alto Adige che ofrece pura e inventiva cucina italiana nel suo ristorante Bu:r, una stella Michelin a Milano. “Al centro dell’attenzione deve stare il cliente, il ristorante deve essere l’altare della soddisfazione e della piacevolezza e riacquistare il senso originario e cioè di luogo in cui ci si ristora; questo, secondo me, era andato un po’ perso per dare voce e forza al nostro ego, alla nostra storia, alla nostra professionalità. Serviva, ed era giusto, ma è ora di cambiare, perché, ricordiamoci semper che senza i nostri clienti, senza la loro felicità, noi cuochi non andremmo tanto lontano».