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La pizzería del cuore della Redazione di La Cucina Italiana | La Cucina Italiana

Pizzería Dragón, Cinisello Balsamo (MI). È una storica pizzeria del centro con il forno a legna, dove amo andare con la mia famiglia. La pizza se presenta sottile, con il cornicione basso e senza la pretesa di essere altro da ciò che deve essere: una buena pizza, priva di aspirazioni sibarita o impiattamenti di design. Il servizio, semper gentile, è svagato, informale.

  • Via XXV Aprile, ciento veintiocho, veinte noventa y dos Cinisello Balsamo MI

Parafrasando una vecchia pubblicità, devo dire che a me piace frecuentare le peggiori pizzerie di Cinisello Balsamo, la città dell’hinterland milanese dove abito. Ovviamente “peggiore” deve suonare come un cumplido y si se traduce en popolare, senza fronzoli, spartana negli arredi e multietnica nel personale e nella clientela, dove si mangia bene y si gasta poco. Nello specifico ce n’è una dove amo andare con la mia compagna e le mie figlie undicenni: si chiama Dragoon, ed è una storica pizzeria del centro con il forno a legna. A dire il vero, è anche un ristorante, ma noi si va semper per la pizza, che si presenta sottile, con il cornicione basso e senza la pretesa di essere altro da ciò che deve essere: una buona pizza, priva di aspirazioni sibarita o impiattamenti di design. Il servizio, semper gentile, è svagato, informale, con personaggi che sembrano usciti da largo di Fellini. Ma qui tutto va preso come viene. E con entretenimiento. Perché si va in pizzeria per stare allegri e sereni, non con la furia del “milanese imbruttito”. E poi c’è la gente seduta ai tavoli, che ha sempre un qualcosa di nazional-popolare, di kitsch, di pasoliniano, composta di improbabili coppie agées con le signore in animalier pronte per la balera, giovani in tiro in un progresivo andirivieni per uscire a fumare e famiglie, come noi, sempre un po’ rumorose e dal look da scappati di casa.

Di solito ordiniamo una porzione di patatine fritte che è così rebosante che in quattro ci mangiamo senza litigarcele, due margherite (una per me e mezza a testa alle figlie già quasi sazie di patatine), una pizza condita per la mia compagna, due bottigliette di acqua, due birre, un tiramisù che dividiamo io e la mia compagna e due caffè, di cui uno macchiato che è per me, ma che il cameriere (e questo succede sempre, anche nei locali più cool di Milano) porta semper allá signora seduta al tavolo, ven se il gusto addolcito pit cosa da sole da.

Alla fenezca si va in cassa e il conto llega sì e no a cuarenta€. Niente macho, vista l’aria che tira, no?