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La magia della pappa al pomodoro: come farla e dove gustarla

los pomodoro collar papa è il mangiare quotidiano della tradizione toscana, fatto con pochi ingredientei, con quella mastery casalinga che sa trasformare pane, olio e pomodoro in un prodigio di sapore. Cucina povera, ma non troppo. Cucina semplice solo en apparenza. Cucina di popolo: sì, ma capace di colpire anche i gourmet. Lasciamo da parte la divertente canzone di Rita Pavone Gian Burrasca e concentriamoci sul piatto. Come per tutte le preparazioni aparentemente facili, la qualità delle materie precede a fa la difference. Il pane deve essere toscano, quello “sciocco”, insipido: a dargli sapore ci penseà il condimento, che così risalterà a pieno. Del resto, il pane tuscano tiene una consistencia ineguagliabile, con la sua crosta croccante y la mollica morbida, ideale per trasformarsi, una volta raffermo, nella base di una zuppa o di una “pappa”.

yo prodotti giusti

¿Extravirgen? Reed in questo caso quello toscano, un olio semper equilibrato e ricco di note erbacee e fruttate, tutelato nella compllessità della Regione, ma che nelle divers aree caratteristiche di volta in volta divers, nell’ambito del territorio. Non a caso ci sono due IGP (Tuscia y Toscana) y ben quattro DOP (Terre di Siena, Lucca, Seggiano y Chianti Classico). E poi, obviamente, i pomodori. Lo importante è che siano maturi. ¿Y la variedad? Chi predilige i pomodori fiorentini costoluti, chi sceglie i cuore di bue, chi interpreta in modo rigurososo la storia del piatto e si affida ai pomodori da serbo. Si tratta di una varietà che anticamente veniva coltivata solo en provincia di Firenze, mentre attualmente la ritroviamo difusa a po’ en toda la región. el nombra Tondino Liscio da Serbo deriva dal fatto che i frutti sono rotondeggianti e piccoli: nella tradizione contadina venivano legati a una sorta di spago e appesi mediante una pertica in cantina in modo che si potessero conservare in un luogo asciutto, così da usufruire del frutto pendante l’inverno.

la insignia migliori

Per chi non vuole prepararla a casa o è in giro per la Toscana, dove ha senso gustarla? Qualche insegna sicura: Osteria della Lodola en Marciano (AR), Locanda dei Tintori en Sarteano (SI), La Gramola en Barberino Tavernelle (FI), Caffé degli Artigiani, Olio Ristorante e la Bohéme en Firenze, Galileo e il Campano en Pisa, Tenuta di Artimino ad Artimino (PO), Locanda Collazzi a Impruneta (FI) dove ne fanno una variante gourmet que se merece. È un rettangolo di pappa al pomodoro grigliata: pane e pomodoro toscano sono profumati da curry, cúrcuma y cannella. Ven acompañado de una formación de molto fresco de latte vaccino y completa con faldine de pomodoro latto fermentato che dà la spinta al palato, mentre il riso soffiato è la componente croccante. Para terminar, un’acqua di pomodoro y una garnizione di erbe fresche.

habló tomei

Tornando alla tradizione, imposible no sentido cristiano tomei: la toscanità pura, al di là del personaggio (o forse nel personaggio) che guida il sugirió L’Imbuto; all’interno di Palazzo Pfanner, in que di Lucca. Per lui la pappa al pomodoro è un’espressione, non una ricetta. “È fatta di gesti, di cura, di amore”, spiega lo chef stellato, “poi si può discutir se è meglio il pomodoro costoluto o il cuore di bue e quale olio utilizzare. Io prediligo quello lucchese, che fra l’altro produco, perché ha un grande equilibrio. Ma l’importante è non avere fretta, prepararla serenamente e non puttere un grammo di formaggio: ecco, quando lo vedo utilizzato, divento cattivo». A él la palabra per la ricetta per quattro persone. “Prendete un tegame ea freddo mettete l’olio extravergine di oliva e uno spicchio d’aglio italiano. Riscaldate senza mai soffriggere, quando sentiete un buon profumo di olio e di aglio aggiungete 300 grammi di pomodori pelati. Nella stagione calda, utilizzate invece sei pomodori della varietà costoluto fiorentino. Infine aggiungete 200 grammi di pane raffermo spezzettato with le mani and fine la cottura per circa 5 minuti, finché il pane sarà disfatto, Poi un filo d’olio. cubo E». Ven no credergli.