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La focaccia con l’uva, como la fa Valentina Boccia

Che cosa ti render unica, diversa da tutti gli altri?

«Sono una persona semplice in un mondo in cui si va di fretta, un po’ patinato. Io sono rimasta la stessa che ero: coltivo da semper e da vicino il rapporto con i miei follower, ci tengo tantissimo e cerco di soddisfare le loro curiosità sulle mie ricette. Quando si entra nel mio sito, quello che più desidero trasmettere è calore, in tutte le cose. La coerenza guidata dalla passione e il contatto diretto con i follower (senza i quali non avrei costruito la mia professione) sono i miei pilastri.”

Qual è la tua ricetta preferita?

“I biscotti del nonno e chi mi segue lo sa! Sono biscotti che facevo, e ancora faccio, quando ho una giornata difficile o quando voglio tirarmi su di morale. Prendo gli ingredientei, empaste e mi sento meglio. Sono biscotti inzupposi, ottimi per la colazione. Che poi sono i biscotti più buoni al mondo, si impregnano di caffè o di cappuccino. Magici pur essendo semplicissimi, sono lunghi come quelli di panetteria y sanno di rustico. Una ricetta immediata fatta di quattro ingredientei, quando li mangio mi sembra di tornare indietro nel tempo.»

¿Es una olla o un ingrediente que no es ti piace?

“Non mi viene in mente nulla, forse non amo molto lo zenzero come spezia. Che però ho imparato a usare.”

Che futuro prevedi per la tua attività?

“Ora ho un laboratorio dove giro le videoricette e lavoro constantemente al mio progetto. Siamo piccoli, my spero che riuscirò presto a engrandirlo, per ampliare il gruppo di lavoro e per proseguire su questa strada.»

Qual è il piatto che rappresenta meglio l’Italia intera all’estero?

“Da napoletana, ti dico la pizza! Quando sono all’estero da un po’, questo è sicuramente il piatto che mi riporta a casa e con cui vado sul sicuro.»

Le mode e le tendenze cambiano continuamente, ma secondo te che cosa non tramonterà mai parlando di cucina italiana?

“La tradizione ei piatti della tradizione: possono esserci mille contaminazioni in un piatto, ma la tradizione non va mai lasciata. È una guiada. Si può poi sperimentare e divagare, ma dalla tradizione semper si parte.»

Ed ecco which anche la ricetta di Valentina Boccia, che trovate semper sul numero di Novembre di “La Cucina Italiana”, in edicola ora.

Focaccia con l’uva, la arroz de Valentina Boccia

Impegno Medio
Tempo 1 ora più 2 ore e 30 minuti di lievitazione
vegetariana

Ingredientes por 4-6 personas

700 g uva canaiola oppure uva nera da vino, senza semi o uva fragola
300 g de harina de Manitoba
250 g de harina 00
140 g de sémola de calabacín
90 g de aceite extravergine di oliva opure olio di girasole
15 g de lievito de birra fresco
4g sucio
zucchero en bicicleta

Procedimiento

Raccogliete en una planetaria oppure en una ciotola la harina, 100 g di zucchero e il lievito. Mescolate bene e unite 50 g di olio impasto por 5 minuti; aggiungete poi 270 g di acqua a temperatura ambiente continuando a lavorare la massa fino a quando non sarà del tutto
incorporado. Amalgamarlo solo sucio salió bien.

Format a panetto, ponetelo in a ciotola ligeramente unta, coprite con un canovaccio e fate lievitare per circa 2 or in un luogo tiepido e asciutto fino al raddoppio del volume.
Lavate e asciugate per bene l’uva.

Divide el empaste lievitato a metà: stendete la pasta in 2 rettangoli delle stesse dimensioni della teglia (40×30 cm) aiutandovi con un matterello.

Ungete la teglia con 20 g de aceite y adagiatevi il primo rettangolo di pasta premendo con le mani.
Espinelar la superficie con 10 g de aceite y distribuir metà dell’uva e 20 g de zucchero. Sovrapponete il secondo rettangolo di pasta e sigillate per bene i bordi pizzicando l’impasto con le dita.
Distribuir sobre toda la superficie la uva remanente, premendola ligeramente con el maní. Cospargete la superficie con altri 20 g di zucchero.

Spennellate la superficie con gli ultimi 10 g di olio, coprite con la pellicola transparente e fate lievitare per circa 30 minuti.
Cuocete infine nel forno statico e preriscaldato a 220 °C per circa 20 minuti: the surface dovrà risultare ben dorata.
Sfornate, cospargete con poco zucchero a velo e servite tiepida.