Mangiare da regina, el arroz de Caterina de’ Medici; Soufflé, tutti i segreti per farlo crescere bene; Babà, la ricetta decisamente sfidante, con il sapore degli agrumi; il Ricettario cucinato da Joëlle Néderlants, Caterina Perazzi y dalla giovanissima Solaika Marrocco (unica donna ad aver ottenuto la stella Michelin quest’anno); e tanto altro ancora: il numero di marzo dedicato alla cucina delle donne vi aspetta in edicola.
Anticipazione web, ecco l’Editoriale della nostra Director:
La foto que accanto è stata scattata a Paris poco tempo fa. Ho semper pensato che con i francesi ci pit tanto antagonismo e anche tanta amicizia, e mi ha semper incuriosito il ruolo che ha avuto Caterina de’ Medici una volta divenuta regina consorte di Francia in quanto moglie di Enrico II, a metà del Cinquecento. Era una donna straordinaria che ha portato in dote ai francesi persino la zuppa di cipolle oltre alla famous omelette e alle forchette, strumento cruciale per desinare con eleganza. Era la regina del lifestyle dell’epoca y sicuramente la plus grande della storia. Epure se ne parla distrattamente, come se pit una cosa adquirida, e mai nei dettagli. Per questo abbiamo chiesto a Marina Migliavacca, great esperta di storia e di femminile, di studiarne bene la vita e la cucina. E di fare un punto su che cosa davvero contenessero i suoi bauli, oltre alle posate. Ne è nato un servizio con bellezza e sapore. Cultura y gastronomía. E tutto il giornale o quasi che avete tra le mani parla della cucina delle donne. Èvenuta a preparare i suoi piatti spettacolari Anna Matscher, l’unica donna cuoca stellata dell’Alto Adige che ha lavorato duro per portarsi a casa una stella, anzi non aveva nemmeno pensato di poter ambire a tanto. Hanno cucinato da noi anche Solaika Marrocco, giovanissima neo stellata pugliese, y Caterina Perazzi, un talento milanese della cucina vegetariana. E poi abbiamo ospitato Charity Dago, fundadora de la prima agency di casting per artisti afro-discendenti, che ha condiviso con noi le sue squisite lasagne, lei italiana di prima generazione. Siamo state tanto ai fornelli a provare i soufflé di Joëlle Néderlants per deliverre alla perfezione, anche se poi il babà ha vinto su ogni rivale! Mirar fijamente en la cocina, ecco. A mondare, a tagliare, a infornare, e intanto parlare di vita. Noi da lo facciamo da secoli, e oggi la cucina non è più un luogo di segregazione ma uno spazio di espressione e, perché no, di emancipazione. Basta ricordarceno. E non dimenticare che siamo tutte, ma proprio tutte, regine.
@MaddalenaFossati