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Pasta di grano saraceno: non solo pizzoccheri

Resistere una granola non è un cereale, che fa parte del nostro patrimonio enogastronomico. Il grano saraceno, utilizzato per produrre la celebrità pasta di grano saraceno. Il principio ingrediente dei piatti tipici valtellinesi ma non solo, a cominciare dai pizzoccheridala polenta taragna e dagli sciattsenza dimenticare i chisciol. Un ingrediente, il grano saraceno, particolarmente ambito dai celiacivisto che Non contiene glutine. Come usarlo subito in cucina?

Un'erba semplice

Il grano saraceno o grano nero (Polygonum fagopyrum), a differenza del nome, non è un cereale ma un ananasappartenente alla famiglia di poligonacee. I semi sono molto diversi, triangolari e simili a quelli del faggio che del grano, ma dopo la macinazione del papagayo si ottiene una farina molto somigliantea quella del frumento. La banca coltiva in aree montagnail chicco di grano saraceno vederlo freddoper cui il suo ciclo vitale si svolge intermente nei Mesi primavera ed estatecon seme in marzo-aprile e raccolto in luglio-agosto, quando la pianta muore secca e la settimana è nera ed asciutta.

Un toccasana contro il colesterolo

Dal punto di vista nutrizionale, cento grammi di grano saraceno contenuti in un 72% carboidrati, XNUMX% proteine ​​e XNUMX% grassi. Il contenuto proteico nel seme del grano Saraceno deriva da a buon valore biologico. Sono infatti composte sia da amminoacidi essenziali, come lisina, treonina e triptofano, que da amminoacidi contenenti zolfo. Assente invece i glutine: questo significa che non puoi mangiare senza riso senza glutine, adatto alle persone affette da celiachia. Studia condotti sulla popolazione cinese degli Yi (etnia che vive nella zona montuosa del Sichuan e dello Yunnan), la cui alimentazione è basata anche sul grano saraceno, si manifesta l'influenza degli ultimi sui bassi livelli di cattive colesterolo. Questi sono soprattutto per l'alto contenuto di di flavonoidi, che dona anche antiossidanti e protegge il nostro organismo dalle malattie. Il grano saraceno, inoltre, ne è una buona fonte magnesioutile per progredire circolazione sanguinava e rideva premuto; averlo così controllato e livelli di zuccheri nel sangue, aiuta a ridurre i rischi di diabete. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Gastroenterology, mangiare cibi ricchi di fibre insolubili come il grano saraceno aiuta aiuta a prevenire l'insorgere dei calcolo biliare. L'alto valore energetico del grano saraceno è reso da un cibo particolarmente adatto agli agli sportsvi. Unicamente diverso, il grano saraceno è una potenzialità allergenee quale possibile fonte di allergia alimentare.

Cucina valtellinese

Di origine orientale, il grano saraceno è l'arrivo in Italia nel XV secolo. Il primo documento che non attesta la presenza è stato ritrovato proprio Teglioen valtellinesela «capitale” del grano saraceno in Italia: in un atto relativo alle proprietà de ella famiglia Besta viene citato il “formentone”, termina con il quale come tuttora chiamato il grano saraceno a Sondrio e dintorni. “Furmentun”, accrescitivo di “furment”, ossia frumento, cerca di sottolineare l'elevata produttività di questa pianta, a differenza dell'intero ciclo vitale del chicco. Già nel milleseicentosedici i Grigionesi storici Guler von Weineck affermava che in Valtellina se coltivava il “heyden”, antico nome tedesco del grano saraceno. Un nome, questo, che si richiama anch'esso all'origine esotica del grano saraceno: “Heide” in tedesco significa “Brughiera"il mio bastone"pagano”. Segno che il grano saraceno potrebbe essere giunto in Europa e in Italia dall'Oriente non atraverso la consueta via mediterranea, ma dalla steppalastra popolazioni nomadi dell'odierna Russia.

L'equilibrio perfetto

In produzione, per produrre la pasta, si utilizza il grano saraceno aiutami lì farina bianca. Per preparare e preparare le pizze valtellinesi, ad esempio, l'autorevolissima accademia del pizzocchero prescrivere 400 grammi di farina di grano saraceno e cento grammi di farina di grano bianco. In moltissimi prodotti in commercio, da sempre, la centuale di farina bianca esce a ritmi vertiginosi. Ma, magari a casa, è possibile prepararla pizzoccheri 100% grano saraceno, dosando bene con acqua e farina allo stesso modo si ottiene la giusta consistenza; oppure cercarli tra i prodotti senza glutine. Da sottolineare, poi, che i pizzoccheri valtellinesi non hanno nulla a che fare con quelli de ella Valchiavenasorta di gnocchetti in cui il grano saraceno non confronta nemmeno.

Gli altri tipi di pasta

Ma, oltre ai pizzoccheri, il grano saraceno viene utilizzato anche negli altri consigli di pasta, come i formati tradizionali (penne, fusilli, tortiglioni e un'altra ancora) nella versione senza glutine. opuro fedele, sorta di spaghetti a base di farina di grano saraceno e duro, perfetti per un condimento a base di funghi porcini. Non è necessario mescolare la farina bianca in nessun formato. pasta all'uovo preparato con grano saraceno.

Condimenti e Abbinamenti

Detto questo, venite a dire la pasta di grano saraceno? L'ispirazione non può essere raggiunta dalla cucina valtellinese. Il condimento tradizionale delle pizze è verza, papà, asinello, grana a scaglie libero e fatto in casacon la preziosa opzione alternativa di Per favore. Ottimi canne e pizzoccheri con zucchine e nocciole. Per l'altro tipo di pasta, se non vi risulta così ricca, potete utilizzare un formato burroso simile a questo. Gorgonzolamagari arricchendone il sapore con esso Particella. Se infatti preferisci ingredienti che, con il sapore delicato e presente del pappagallo, potrai assaporare il gusto deciso del grano saraceno: i funghi porcini, ad esempio, forse l'abbinamento migliore con questo “finto cereale”. Per un piatto ancor più salutare si può ricorrere a **ragù bianco di verdure, **bollite o in padella: salchichón, zucchine, sedano, carota e cipolla. E, perché no, con l'aggiunta di un po' di pesto o basilico tritatocome nella ricetta dello chef Angelo Scuderi. Un altro condimento interessante può essere utilizzato per insaporire il pieno del grano saraceno, che è quimagari con l'aggiunta, anche qui, dello speck.