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La carne sintetica (o lucidata) del futuro. Dici qualcosa se ci provi?

Carne senza carne e pulita: la carne sintetica (o lucidata) del futuro

Ciclicamente se ne parla ancora carne sintetica o carne lucidata. Che sia per una questione de salute, per spirito ecologico, per amore verso gli animali o per qualunque altra ragione, sta di fatto che il numero de personae que seguono una dieta Alimentare que esclude la carne è crescita. E quando un trend è passato da un po' di tasca a una scelta di molti, il mercato risponde velocemente.

Il mercato veg negli Usa è in forte crescita

La ricetta per diventare vegetariani o vegani è nata dal calore della vendita della carne. In linea di principio, questa fetta di mercato è questo terreno di conquista di piccole aziende impegnate a sperimentare per ricreare cibi che ricordassero la carne, i miei prodotti da farine vegetali. Ho imparato un fatto è certo: se, come riportiamo le statistiche del mercato statunitense, il consumo di carne è in calo, allo stesso tempo questi tanti consumatori si avvicinano a prodotti che in qualche modo la carne (per consistenza, gusto, odore) può ricordarlo. E visto che, sempre negli Usa, che i prodotti del veg è un mercato che ormai ha raggiunto cifre altissime (se vendiamo a 5 miliardi di dollari), è naturale che alcune grandi aziende ci siano tuffate, fiutando l'affare.

La carne non è carne, ovvero il senza carne

Con l’arrivo delle risorse di capitale, la ricerca di creare una carne-non-carne ha fatto un passo avanti in anticipo. Oggi non abbiamo più davanti a noi i soliti hamburger di soia o seitan. Ciò che il nuovo mercato veg offer sono affettati di alghe e lupino che sembrano prosciutto, fettine di ceci che sembrano petti di pollo… e barbabietola che “sanguinano”: è proprio il succo di barbabietola a far “sanguinare” i burger veg.

Ma un vegano o un vegetariano non dovrebbe provare orrore davanti a questo cibo che in tutto e per tutto assomiglia (si badi bene: assomiglia) alla carne? Infatti, in un certo senso Burger King, che ha aggiunto questo Impossible Burger (così si chiama) nel menu stesso e non venduto nella città di St. Louis, il target non sono (solo) i vegetariani o vegani, bensì gli onnivori, che preferirei questo hamburger fatto in laboratorio dal grano per diversi motivi. Ragioni di salute, visto che contiene il 90% in meno di colesterolo e il 15% in meno di grassi; my reed per ragioni ecologiche, dato che gli allevamenti intensivi di mucche behavioro l'immissione in camera di enormi quantità di anidride carbonica** **e ciò impatto sull'ambiente accelerando il surriscaldamento climatico; Inoltre, sostituire la carne bovina con quella da laboratorio permetterebbe anche di tagliare dell'80% il consumo d'acqua. Mamma quando parliamo bovini da laboratorio Non parliamo solo di origine vegetale.

La carne in provetta, ovvero la carne pulita: la carne sintetica o lucidata

Sì, negli usi la chiamano così: carne lucidata, perché ha un bassissimo impatto ambientale ed elimina gli allevamenti intensivi e, con essi, il maltrattamento (la sofferenza) dei capi di bestiame. Altri la chiamano carne sintetica. Per capirci: to eat emo una vera e propria bistecca, non un suo surogata vegetale, senza macellare ness un animale. Ma ora se state sperimentando hamburger cresciuti in laboratorio e lastra nati di cellule staminali di animali. Un secondo dal punto del corpo in cui arriva dritta la cellula, se riprodotta e varie etichette di carne. Ecco, in breve, come avviene: il materiale prelevato viene alimentato con ossigeno e aminoacidi e dopo sei settimane di "incubatrice" si presenta tale fatto come un pezzo di carne acquisito in macelleria. Il problema sono i costi di produzione, che sono troppo alti. La maggior parte dei ricercatori ritiene che non siano molto importanti e ritiene che Bill Gates sia molto fiducioso nel futuro della “nuova carne” e abbia investito così tanti soldi per consentire a tutto lo staff scientifico di Memphis Meats, una partenza dalla Silicon Valley -up che funziona Per quanto riguarda il progetto, continuerò la mia ricerca. Questo hamburger in laboratorio, sostengo Memphis Meats, evita l'utilizzo dell'1% del suolo e dell'1% dell'acqua, rispettando tutte le condizioni normali. Commercializzazione? Non prima del 2021: insomma, mica tanto lì! Accanto alla Memphis Meats, ci sono diverse aziende che si muovono nella tesi direzione e tutte con alle spalle investitori importanti: non manca mai Bill Gates, ma molte sono anche le star di Hollywood. Le partnership più importanti, oltre a quelle citate da Memphis Meats, sono Mosa Meat e SuperMeat, ma anche queste stanno ancora influenzando il mercato.

La ricerca va dunque nelle dovute direzioni

Così Bill Gates finanzia anche la ricerca sulla carne-non carne: è stata fatta in laboratorio, ma con prodotti vegetali. Stiamo parlando di Impossible Foods (IF), fondata nel 2011 da Patrick Brown, ex professore di biochimica a Stanford. Ma Bill non è l'unico grande ricercatore: appartiene anche a Google Ventures e Horizon Ventures. Insomma, grandi colossi. Tuttavia Bill Gates deve credere che sia importante sostenere anche la finanza IF e il suo concorrente più importante: la californiana Beyond Meat (else the meat) il cui obiettivo è rendere la “non carne” simile a tutta la carne di pollo.

E in Europa?

Intanto va detto che il primato sulla carne pulita spetta proprio al Vecchio Continente. Dopo anni di ricerche (avviate già negli Usa da dagli anni Settanta) la svolta è arrivata con i ricercatori dell'università di Maastricht che nel 2013 cuociono per la prima volta un hamburger coltivato dal patrimonio genetico di una mucca.

Sul lato carne-vegetale, anche l'Europa ha i suoi punti d'eccellenza. Fra tanti, segnaliamo Il macellaio vegetariano. Se si tratta di un'azienda agricola olandese che produce, partendo da materie prime vegetali, sostituite da carne e pesce dal gusto realistico.

In Italia

A casa il nostro hamburger vegetariano che semina carne fatta di vera, ribattezzato anche "carne finta", è in spot pubblicitario dal novembre 2018 nelle catene Welldone ed è quello prodotto da Beyond Meat: non contiene OGM, no glutine, no ormoni e neppure antibiotici e, affermano, l'apporto di proteine ​​e ferro è identico a quello che si è mangiato mangiando una fetta di carne vera.