Pasta a me fagioli: nā laiki āpau
He moʻomeheu nui nona Mea ʻai Italia, a mua, so stanzioso, povero ed economico, typical of the contadina tradition. Aia mau ka inoa o ka piatto ikaika a ono, he manawa manna delle mense campagnole a me benedetto pahele o ka villain. ʻO ka ʻiʻo o ka poʻe ʻilihune, e like me kā Pellegrino Artusi i wehewehe ai, perché i fagioli oltre a essere “nutrienti, sani e di poco spesa… restano molto in corpo e quetano per un pazzo gli stimuloli della fame”.
E ʻai i ka spaghetti al pomodoro, ka pasta a me fagioli Loaʻa iā ia ka pono o ka hoʻohui ʻana i ke ao holoʻokoʻa o nā meaʻai kūloko Italia: ka pasta ca' fasola catanese, ka pilarei e fasò piacentini, ka pasta e fasioi veneta con cotenna di maiale, ka mana Friulian me osso di prosciutto, ka Tuscany me il tenero zolfino , la napoletana con cannellini e “munnezzaglia”, e, lì vicino, l'ischitana, preparata – d'inverno – con fagioli secchi non messi a bagno ma, coperti d'acqua fredda, cotti slowly e abbondantemente. A ma ka hoolei ana. ʻO Ogni famiglia, mālama ʻia me ka haʻaheo e ka ricetta ponoʻī, hāʻawi i ka manaʻo o nā hanauna i nā hanauna.
E hoʻomākaukau iā ia me ka il guanciale, ʻaʻole i renuncia ad aggiungervi il pomodoro, chi la profuma con l'alloro e chi la insaporisce con il rosmarino, chi la lascia piū brodosa a chi la preferisce creamy. ʻO kahi piatto maikaʻi pasta a me fagioli Kona raccontare il gusto e le abitudini di chi la cucina, capace di racchiudere in a piatto tradizioni, ricordi (come quelli dello chef Cannavacciuolo) y scelte gastronomiche.
