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Orso m ruba il zuma, gli apicoltori: “Ne siamo felici”

A Abruzzo dadadi orso di miele dei romanzi di Alan Alexander Milne – Winnie the Pooh – esiste davvero. È M20, el orso marsicano meglio noto venir Karar Juan, diventato famoso per le sue scorribande “gourmet” en giro per la regione. L’obiettivo questa volta sono state le arnie dell’Apicoltura Colle Salera, azienda a conduzione familiare che produce mieli biologici monoflora di pregiata qualità, conosciuti in ambito internazionale y più volte premiati in concorsi di settore in Italia and all’estero.

I telai dell'Apicoltura Colle Salera tare da zampate Juan Carrito

Individuato il bottino, in piena notte Juan Carrito ya yi tunani da kyau scorpacciata del prelibato nettare rovesciando. 5 iri da fuska sappare altrettante iyali na api. Un danno di alrededor de 4mila euro. Ma i gestori dell’apicoltura non se la sono affatto presa con lui, anzi: “Anche Juan Carrito sceglie Apicoltura Colle Salera. Per noi, il nostro miglior feedback”, hanno scritto sui social ironizzando y mostrando le immagini che dimostrano il passaggio di Juan Carrito.

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“¿Prendersela con él? Asolutamente no, siamo noi che abbiamo ya mamaye yankinsa”, dice Flavio Pace, che insieme alla sorella Cecilia e al papà Walter ordenó ante la azienda. «La nostra etica pone al primo posto la biodiversidad e per noi questa forma di riverenza pass anche dal mutunta yanayi ta kowace hanya kuma ga kowa da kowa che ci circumda", dice Flavio. Orsi compresi.

Iyalin Pace sun yi aikikiwon zuma makiyaya. Gira l’Italia con sue mille arnie alla ricerca di varios adornos espontáneos y produce miel 100% orgánica. “Non è la prima volta che ci capita di essere bersaglio degli orsi ma è una cosa che mettiamo in conto. C’è da dire che anche la sfortuna nell’ultimo episodio con Juan Carrito ha giocato la sua parte: il parco Nazionale della Majella, dov’eravamo quando c’è stata l’incursione di M20, dà in dotazione agli apicoltori dei recinti elettrici ma quella sera c’è stato un guasto all’impianto e Juan Carrito ne ha approfittato”, spiega Flavio.

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