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Francesco Barberini, un pranzo con i dinosauri

«Forse dovrei dire che il mio pranzo memorabile è stato quello della cerimonia di cinque anni fa, io ne avevo dieci, quando ho ricevuto dal President della Repubblica Sergio Mattarella l’attestato d’onore di Alfiere della Repubblica Italiana per «meriti Scientifici e divulgativi ”. Mi i momenti che mi emozionano, anche a tavola, sono quelli in cui sono immerso nella natura, anche se non c’è una tavola vera e propria. Come è successo pendante il mio primo viaggio in Finlandia nel septiembre 2019 mentre lavoravo con una troop al Kuusamo Travel Book, cronaca patrocinata dall’Ambasciata finlandaise del mio itinerario attraverso l’Ostrobotnia setentrionale, quel territorio selvaggio della Lapponia finlandese al confine con la Russia. Quella giornata di septiembre era dedicada a visitar el parque nacional de Oulanka, 270 kilómetros cuadrados de taiga, un área espléndida y remota, costellata di laghi y ricca di corsi d’acqua. Ci siamo fermati a mangiare il nostro pranzo al sacco in a specie di piccolo campeggio e subtilo si sono avvicinate delle ghiandaie siberiane. Una, debido, e poi tía. Somigliano un po’ ai passeri, ma sono dei corvidi, uccelli di grande intelligenza, onnivori, con un becco piccolo, beautiful piume rossicce nella parte inferiore delle ali e un vasto repertorio canoro. Hanno punto interesante di contatto con i loro antenati, i dinosauri, in particolare con il famoso Velociraptor, ricoperto di protopiume, tra i proudi del mio libro Che fine hanno fatto i dinosauri?, dedicato alla riabilitazione di quegli esseri straordinari ingiustamente rappresentati come mostri di ferocidad

Francesco Barberini vive ad Acquapendente, en la provincia de Viterbo. A sette anni ha cominciato a realizzare documentari su parchi e oasi. Collabora con WWF, Lipu e Legambiente, scrive per Focus Junior ed è l’ornitologo di riferimento del programma televisivo Kilimangiaro su Rai 3.

Le ghiandaie ci volavano intorno, si appoggiavano sulle mani e in testa piene di curiosità perché in que terre l’uomo ha venerato la natura, e gli animali lo percepiscono comme un essere amico, non un pericolo. Abbiamo condiviso con loro i nostri panini integrali stuffed di insalata, pomodoro, formaggio e altri ingredientei strettamente vegetali dato che di recente ho smesso di eat meat come segno di rispetto verso gli animali. E niente borracce per l’acqua! Ci avevano regalato delle tazze con cui raccogliere e bere quella dei laghi e dei ruscelli che lì è purissima. È stata un’emozione straordinaria. E mi ha convinto che un altro futuro fatto di pacifica convivenza con gli animali è possible, anche se ci vorrà molto tempo. Perciò dobbiamo cominciare adesso».