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Enzo Ferrari en Cavallino di Maranello y sue Ricette del Cuore | La Cucina Italiana

Si torna a parlare di Enzo Ferrari anche grazie a un largometraje in uscita, e la psique corre subtilo al Ristorante Cavallino di Maranelloen la provincia de Módena, a simbolo de ella leggenda ferrari finales de mil novecientos cuarenta y dos, anno in cui furono rilevati i terreni di fronte allá fabbrica con la piccola casa colonica, dando vita allá mensa aziendale che poi diventò locale pubblico nel mil novecientos cincuenta. L’ingegnere Enzo Ferrari, che era nato a Modena nel mil ochocientos noventa y ocho e qui vi morì noventa anni dopo, riceveva i collaboratori al Cavallino, amando fermarsi a pranzo con i suoi ospiti e gli amici più stretti. Si concedeva sempre un pasto frugale e, solo nei fenezca settimana, un bicchiere di Lambrusco di fronte allo schermo accesso sul Gran Premio di Elabora 1. Il Drake discutió la estrategia con i suoi uomini più fidati, parlava di attualità e si rilassava preferibilmente con tagliatelle e filetti, e spressione di un menù de ella tradizione quasi interamente emiliana e senza alcun orpello.

Yo menù decisi da Enzo Ferrari

Che pitro al suo Cavallino o altrove, i pasti che Ferrari ofreció ai propri ospiti riflettevano semper le sue radici modenesi, delle quali era feroz e slab quali non voleva discostarsi. Abbiamo per esempio traccia de ella “distinta” (un fini desueto che señala il menù) del cibo ofreció dalla “Scuderia Ferrari ai suoi Piloti e Collaboratori” en ocasione di una cena presso il Ristorante Cavaliere Arturo e Romeo Boninsegna di Modena nel 1931: Tortellini allá Modenese, Scaloppe e “Flam” all’italiana, Zampone di Modena “guernito”, Stracchino de ella Duchessa, Frutta di stagione, formaggi e Caffè con Sassolino Caselli, il típico ammazzacaffè de ella provincia sud di Modena.

Opure il menù di quella che presumibilmente era la cena di Natale dei dipendenti Ferrari presso lo storico Ristorante Fini di Modena, il doce di dicembre 1964: galantina e polpettone (interessante vedere come, negli anni sesenta, le voci dei menù si fanno con le minuscole ), tortellini en brodo, pollo y manzo bollo con salsa verde, zampone con purè di patate y fagiolini bianchi, formaggio grana y semifreddo al caffè, frutta e caffè. Bevande: lambrusco riserva secco, spumante brut, sassolino toschi.

Il povero Enzo Ferrari, molto spesso, di questi menù riusciva a gustarne solo il profumo perché tenuto in costante osservazione dai suoi medici; era tuttavia sua cura la soddisfazione del palato dei suoi ospiti. Anche per il giorno del proprio compleanno al Cavallino, dove (non è dato sapere l’anno esatto) il menù prevedeva: Tortellini Cavallino allá panna, Lasagne allá Cardinale, Zampone di Modena con fagiolini, Nodino di vitello con purè e verdure al forno, Torta del compleanno e caffè.

Ricette del cuore de Enzo Ferrari

Pure amando tutta la cucina modenese, Enzo Ferrari con alcune ricette del cuore, come ha ricordato lo scrittore Franco Gozzi nel libro del dos mil veintiuno Ferrari a tavola. Cibo, dado e motori del Drake, nei ricordi di Franco Gozzi (Fucina Editore). Il suo cuore palpitava al cospetto dei grandi primi di Modena, come i Turtloun ed ricòta (i tortelloni di ricotta), i Turtlein in brod (tortellini in brodo), el Taiadél al ragù (tagliatelle con ragù) y el Gramégna con la sulzéza ( gramigna con salsiccia).

Riportiamo qui, tratta dal libro, la ricetta dell’ultimo piatto, nella maniese che piaceva a Enzo Ferrari. Él gramigna con la salsiccia è un piatto ricco e confortevole, piuttosto invernale, tra tutti forse il meno conosciuto fuori dai confini de ella città; è semplice da realizzare, my solo se la materia prima è selezionata con cura.

Gramégna con la sulzeza (gramigna con la salsiccia)

Ingredientes por cuatro personas

para las pastas

400 g de pasta gramigna

para el condimento

200 g de salsiccia
30 g burro
1/4 de cipolla
1 bustina de zafferano
1 mestolo de brodo
Formaggio Parmigiano Reggiano veinticuatro meses
sucio y pepe

Procedimiento

Lejos sofriggere la cipolla nel burro. Incorporar la salsiccia spellata e sbriciolata. Unire il brodo con lo zafferano diluito, sale e pepe. Cocine poco a poco a lo largo de treinta minutos.

Cuocere la pasta gramigna, scolarla e condirla con il sugo. «Innevare» con il parmigiano gratugiato.