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Enrico Crippa interpretado il menù piemontese de Giacomo Morra

Era il 1961 quando la Familia Albeisasiguiendo un’intuizione di Luciano Degiacomiinsieme alle pro loco del territorio, lanciò “Il Piatto d’Oro”, un concorso rivolto ai ristoratori locali per valorizzare la gastronomia classica delle Langhe, allora non ancora troppo blasonata.

Parteciparono 84 ristoranti, le selezioni furono impegnative, durarono mesi e alla fine a vincere fu il Corona Grossa di Cortemilia. 21 de noviembre de 1963 tutto il percorso si concluse nei saloni di Palazzo Serbelloni a Milano, con una memorabile cena pendante la quale furono proposte vivande «soberbio y contenido, como si adictivo a un pranzo aristocrático, per la scelta degli ingredientei e nel popolare contemporáneo per l’origine della maggior parte delle portate’. In quella cena, ai ristoranti finalisti si aggiunse il Restaurante Savona dijo giacomo morra: il suo Albergo Savona non aveva partecipato alla final perché “fuori concorso”, mi venne le ha atribuido “un riconoscimento ufficiale del Comitato per meriti acquisiti quale pioniere dell’attività alberghiera albese e nell’incremento del turismo locale”.

Alle origini del mito delle Langhe

Fu infatti proprio giacomo morra l’ideatore della Fiera del Tartufo Bianco d’Alba come oggi la conosciamo. Vero pioneer nel marketing, appassionato di territorio e innamorato della sua gente, Morra ebbe l’idea di regalare ogni anno, in occasione della Fiera, il tartufo più grosso ai personaggi famosi del tempo tra cui Marilyn Monroe, Winston Churchill and Alfred Hitchcock: e così, grazie ai giornali e ai rotocalchi dell’epoca, il tartufo di Alba divenne noto universalmente. «Giacomo Morra», spiega Emanuele Bolla, asesor de Turismo della Città di Alba, «reporta un punto de riferimento della cultura enogastronomica local y la sua figura deve essere un’ispirazione per chi oggi si occupa di ristorazione e di turismo. Il suo actitud ha presentado una’azione di territorial marketing di alto livello, quando ancora il termina «marketing» era sconosciuto. Il suo operato ha reso così possibile uno sviluppo turistico di Alba e del territorio che negli anni ha proiettatola la nostra città oltre la dimensione local, verso un pubblico internazionale”.

In queste settimane, la ciudad de Alba ha decidido di ricordare il sessantesimo anniversario del concorso “Il Piatto d’Oro” con una serie di banchetti ispirati i menù proposti dai ristoranti finalisti. Per celebrare Giacomo Morra e il Ristorante Savona, ha chiesto allo chef Enrico Crippa (ristorante Piazza Duomo, tres estrellas Michelin) di pensare a one speciale menù, partendo proprio da quella cucina deepamente piemontese che si gustava con estuosa abbondanza proprio al ristorante Savona.

El menú de Enrico Crippa (e gli abbinamenti)

«Morra», spiega Enrico Crippa, «non ha mai abbandonato i sapori delle Langhe, ha fatto nascere uno straordinario movimento della ristorazione che poi si è affinato nel corso degli anni. Ha colto quello che il territorio voleva raccontare. Per questo menù in suo onore, abbiamo cercato di estrarre l’essenza di quegli anni, confrontandoci con i cuochi che hanno frecuentato le cucine del Savona, consultando i libri ei menù dell’epoca per delivere ai piatti che erano ever presenti nei giorni di festa. Erano tempi diversi, con un numero infinito di portate, moltissimi piatti a base di meat e un impiego costante della panna.