Si avvicina il momento dell’acquisto della Colomba in vista della Pasqua e noi siamo pronti a sperimentare nuovi gusti e accostamenti. Per decretare le migliori dove dell’anno si è infatti appena svolta la quarta edizione di «Divina Colomba», il concorso organizzato da Goloasi.it che decreta le dove artigianali più buone dell’anno. È toscana la colomba che si aggiudica il premio di miglior colomba tradizionale, mentre è campana la miglior colomba creativa 2022.
colomba creativa
Il concorso “Divina Colomba” si pone ogni anno l’obiettivo di valorizzare sempre plus la produzione artigianale del dolce tipico pasquale con particolare atenta al rispetto del disciplinare di legge e all’utilizzo del lievito madre. El final si è svolta ieri, il 7 marzo, presso l’Hotel Parco dei Principi di Bari. A condurre la lunga diretta è stata Irene Colombo al fianco di Massimiliano Dell’Aera, ideatore del concurso. Nella stessa occasione è stato anche assegnato il premio al “Miglior packaging”, che è andato alla Pasticceria Fabozzi di Casal di Principe (Caserta).
juria
Vincitore della “Miglior Colomba Artigianale Tradizionale” è stato il lievitato di Stefano Lorenzoni di Arte Dolce Pasticceria (Monte San Savino – Ar – Toscana)sigue al segundo posto da quello di Vincenzo Baiano del Caffè Baiano (Marano di Napoli – Na – Campania) e al terzo da quello de Vito Saccente del Panificio Saccente (Palo del Colle – Ba – Puglia). Por cuanto riguarda la “Miglior Colomba Artigianale Creativa”invece, ad aggiudicarsi il primo gradino del podio è stata la colomba di Pompilio Giardino del Panificio Pompilio (Ariano Irpino – Av – Campania), seguita da quella di Piero Netti di Chantilly Pasticceria (Castellana Grotte – Ba – Puglia) e da whatla di Samuele Segala del Panificio Pasticceria Segala (Fumane – Vr – Véneto).
Sono stati quaranta i lievitati finalisti del concorso, giudicati, alla cieca, da una commissione tecnica composta dal presidente di giuria Giambattista Montanari e da Francesco Borioli, Beniamino Bazzoli, Massimo Ferrante, Giuseppe Mancini, Andrea Barile y Matteo Dolcemascolo.