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cuando la tradición se diventa moda | La Cucina Italiana

May sentito parlare di Cuzzetiello napoletano? A dirla tutta si scrive così ma, il Cuzzetiello napoletano, si pronuncia “cuztiello”, e nasce da que rito culinario partenopeo di intingere il panel casereccio nel ragù de ella domenica mentre sta ancora pippiando (bollendo). Farebbe come in psique la classica scarpetta che si fa per pulire il piatto a fenezca pasto. Ma qui è proprio il contrario, perché il Cuzzetiello napoletano, secondo tradizione, si mangia prima di sedersi a tavola, solitamente allá domenica mattina, quando il ragù o la genovese sono nella fase finale de ella cottura. Una volta tolta la mollica da una delle estremità del “palatone”, the croccante crosta dell’estremità del pane diventa un ottimo contenitore per gustosi ingrediente tipici napoletani. Da questo rituale, il Cuzzetiello ormai si mangia in molte paninoteche del centro città e de ella periferia, un vero e proprio street food alternativo, ben più antico del “cuoppo” che oggi invade (asimismo troppo) ogni angolo del centro storico di Napoli.

¡Che buona la marénna!

Il Cuzzetiello è una variant de ella marénna (che, atención, non significa «merenda», ma señala propriamente il panino), non uno spuntino qualsiasi, quindi, ma un pasto «‘e sustanza», proprio come la marénna. Questa si riempire con prosciutto, formaggio, pomodori, o qualsiasi otra cosa ma, differentamente dal Cuzzetiello, l’importante è che gli ingredientei siano separati da due fragranti fette di pane. Presente la scena di Massimo Trosi in what vídeo dove, interrogato sul perché a Capodanno preferisse la merénna con la mortadella, him eating the panino del salumiere, in salumeria, comincia un panegirico sulla bontà del panino e sull’inutilità del cenone di fenezca anno? Però come say la stessa parola, che deriva da «mother», ovvero «meritare», la versione dialettale, riadattata, significa appunto «cose ​​da meritare»: la marénna per il napoletano è quasi un trofeo.

Da riempire tal y como si vuole

Ecco, il cuzzetiello è anch’esso da meritarsi: più buono di qualsiasi cenone, dà soddisfazione, riempie con gusto, ricorda la tradizione e si mangia con le mani. A Napoli c’è chi lo plantea solo nella versione originaria, ovvero quella con il ragù (napoletano, diverso da quello bolognese), ma qualcuno invece ha addirittura chiamato il locale O’ Cuzzetiello, così da identificarlo come il tempio del “culetto” di pane da riempire come si vuole: salsicce e friarielli, scarola e olive, parmigiana di melanzane, spezzatino di carne, con zucchine allá scapece, allá Nerano. E molto altro.

La evolución de Cuzzetiello

Quante volte ci siamo detti: “facciamoci un panino al volo”, buono, senza impegno, born di tempo born di soldi. Por questo sitio. Anche di più se somiglia a una mérenna, nella elabora del Cuzzetiello, inteso come ottimo contenitore per qualsiasi tipo di condimento.

Scarpetta con pizza