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Cosa mangiano i centenari: i segreti della longevità a tavola

Chi mangia bene campa cent’anni. La domanda allora è: cosa mangiano i centenari? Partiamo da qualche dato. L’Italia è uno dei Paesi più longevi d’Europa e la Sardegna, in particolare la provincia dell’Ogliastra, una delle parti del mondo in cui si vive più a lungo, tant’è che fa parte delle cosiddette zona azul, quei luoghi della Terra che oltre ad avere numerosi centenari, vantano il numero maggiore di persone anziane che non soffrono di pathology like la obesidad and malattie croniche, tra cui que cardiovascolari e il diabetes. Ma in che modo i sardi riescono ad avere una vita più lunga e piena di salute? “Il segreto della loro longevità si chiama stile di vita, che significa soprattutto dieta a base di cibi semplici di tipo mediterraneo, ma con la predilezione verso determinati alimenti”, spiega la nutrizionista valentina schiroche ci aiuta a conoscere nel dettaglio cosa mangiano i centenari sardi ea mettere in pratica il loro stile di vita.

Los 5 regoles por la longevità a tavola

1 Verdura e frutta nunca en tavola

I cibi vegetali sono i principali alleati in cucina per vivere in modo sano e più a lungo. Una miriade di studi hanno messo in evidenza che il consumo regolare di verdura e frutta è l’arma vincente per contrastare the insorgenza dei fattori che mettono a rischio la salute e riducono le aspettative di vita. Ma ciò che fa la differenza nel caso delle comunità di centenari sardi è la scelta delle materie prime, prettamente locali, coltivate nel proprio orto oppure acquistate dai coltivatori vicini cheguarantee a mayor contentto di sostanze benefiche rispetto a que che receiveno da lontano. «Un ortaggio o un frutto consumato appena raccolto ofrece un carico maggiore di antiossidanti, le molecole che sono impegnate in prima linea nel contrastare l’invecchiamento precoce, e che grazie alla propria azione altamente protettiva contribuiscono a mantenere con il passare degli anni una salute di ferro, riducendo il rischio di malattie, compresi i tumori”, spiega la nutricionista Valentina Schirò. «Quindi, la lezione che possiamo trarne, a meno che non si abbia un orto sotto casa con ortaggi semper fresh a disposizione, è di consumare verdura e frutta subtilo dopo l’acquisto senza far passare molti giorni per non perdere preziosi nutrii, dando priorità a quell del periodo e di coltivazione biologica, che hanno un minore rischio di contenere trace di pesticida e di altre sostanze che accumulandosi con il tempo nell’organismo favoritcono lo stress ossidativo e gli stati infiammatori, due fattori che agevolano l’invecchiamento precoce».

2 Consumir más este al puesto de la carne

Altri alimenti base della dieta delle zone blu della Sardegna sono i legumi, in particolare i cete e le fave, protagonistai di stufati, minestroni, zuppe e di tante altre ricette locali. “Oltre a essere ricchissimi di vitamin e fibre, i legumi special secchi forniscono alcuni aminoacidi essenziali che abbinati a quelli presenti nei cereali, permettono di mettere in tavola proteine ​​​​complete con un ridottissimo contentto di grassi rispetto ad esempio alla carne, che in piccole quantità viene comunque consumata slab popolazioni sarde, ma in prevalenza ovina e caprina. Ma se l’idea di eat la carne di pecora o di capra non vi fa tanto impazzire, per vivere meglio e più a lungo si possono benissimo consuma le carni magre di pollo oppure di tacchino».

3 orzo favorito

por cuanto invece riguarda i cereales ei loro derivado, oltre al triticum durum, che è un grano duro dall’elevato contentto protein, ingrediente del cosiddetto pane carasau, un cereale molto presente sula tavola delle popolazioni più longeve della Sardegna è l’orzo. «Quest’ultimo rispetto ad altre varietà grazie al l’indice glicemico più basso, contribuisce a prevente l’accumulo di grasso viscerale, che favorce l’insorgenza di diversi disturbi».

4 Scegliete latte di pecora al posto di quello di mucca

Un otro alimento a cui secondo esperti e studiosi si asociado la longevità dei sardi è il consumo di latte e derivati ​​​​di pecora o di capra al posto di quello di mucca. “Dal punto di vista nutrizionale forniscono una contribución migliore di ácidos grasos Omega 3, che proteggono slab malattie cardiovascolari. Sono poi eccellenti fonti di calcio, un mineral que conserva la ossa slab malattie como osteoporosis y dai danni dell’invecchiamento”.

5 Non fatevi mancare i grassi buoni vegetali

La mandorla es otro alimento inmanente en la mesa de la comunidad sarda desde hace mucho tiempo. “La frutta a guscio, pur avendo un elevato contentto calórico, custodisce lipidi polinsaturi e vitamin dall’azione antinfiammatoria e antiossidante, tra cui la vitamina E che è un’alleata contro i processi di invecchiamento. Ma va consumata nella giusta quantità: massimo una manciata al giorno”. E infine, per vivere di più ma soprattutto in buona salute occorre prediligere a per ogni condimento l’olio extravergine d’oliva (un paio di cucchiai a pasto). “L’olio extravergine d’oliva, oltre a vantare un ottimo contribución di grassi benefici, arricchisce i piatti di polifenoli e di altri potenti antiossidanti, il cui consumo nella dieta quotidiana è associato addirittura a un rischio minore di declino cognitivo e di malattie come l’Alzheimer, che hanno un’incidenza maggiore soprattutto con l’avanzare dell’età’.