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Come fare la raccolta differenziata: ecco i 10 errori più comuni

Si fa un gran parlare della diferencia de raccolta, mi siete sicuri di farla correttamente? Capita spesso, infatti, di domandarsi dove buttare un determinato rifiuto, per poi magari nel dubbio committere errori che un giorno potrebbero rivelarsi fatali. Facendo la raccolta differenziata in modo corretto, invece, si può disminuir la quantità di rifiuti prodotti, cioè quell inquinanti che non possono essere riciclati. Riciclare vuol dire proprio produrre meno spazzatura non riciclabile e quindi inquinare meno il nostro pianeta, a partire dalla propria casa, dalla propria cucina. Dunque la questione è cruciale e di estrema urgenza, poiché anche lo sbaglio più piccolo può rallentare o danneggiare l’intero processo di riciclo. Sul tema, ho deciso di chiedere qualche informazione a mio padre, una delle persone che conosco più sensibili al riguardo: fin da piccola mi ha educato al rispetto dell’ambiente come valore primario, tant’è che al mare mi faceva fare il bagno solo dopo aver raccolto plastica, mozziconi e altri rifiuti dalla spiaggia. Sperando che non siano per voi novità, ecco quali sono gli errori più comuni che abbiamo riscontrato in giro per le case, anche se ahimè dobbiamo precisa che vi sono alcune differenze tra i vari comuni e le diversity regioni, poiché purtroppo non esiste ancora una politica nazionale chiara sulla raccolta differenziata.

1. Scontrini: el error más común

È semper bene chiedere lo scontrino, ma poi bisogna fare attenzione a dove lo gettiamo. Infatti la maggior parte delle persone tende a buttare gli scontrini nella carta; invece non è affatto così. Gli scontrini sono fatti di carta chimica, quindi sono da gettare nell’indifferenziata, poiché non è possible riciclarla.

2. Tazze, piatti y cocci rotti

Malauguratamente, vi potrebbe capitare che vi si rompe una tazzina o un piatto. En este caso, dopo aver raccolto i cocci, si è soliti buttarli nel vetro: sbagliato! Tazze e piatti sono di ceramica e andrebbero portate alla ricicleria, cioè la piattaforma ecologica più vicina a casa. Lo stesso discorso vale per il vetro pirex, il materiale con cui sono fatte le pirofile da forno. En alternativa, se si tratta di piccoli quantitativi, si possono gettare nell’indifferenziata.

3. Carta oleata e da forno

Il tipico sacchetto del pane, quello che avvolge anche focacce e pizzette o altri dolci e prodotti da panetteria, è fatto di carta oleata, lo stesso del confezionamento anche di alcuni formaggi. In tutti questi casi vanno assolutamente buttati nell’indifferenziata e non nella carta, come invece accade spesso. Ci sono anche altri tipi di sacchetti simili, fatti di carta e plastica insieme: in questi casi bisogna avere la premura di separare bene i due materiali e riporli negli appositi bidoni. Idem per la carta da forno: il nome trae in inganno, ma reed lei va gettata in company delle carta oleata, poiché entrambe non sono riciclabili.

4. Cartoni della pizza: ¿sporchi o puliti?

¿Pizza con gli amici? Speriamo che sia stata una bella serata, ma alla fine ricordatevi di fare attenzione a controllare accuratamente i cartoni. Se sono puliti e non presentano la minima traccia di cibo possono essere riciclati nella carta; en caso contrario, se sono sporchi o reed solo leggermente unti vanno buttati nell’indifferenziata perché la carte, per essere differenziata e poi riciclata, dev’essere perfettamente pulita.

5. Cozze e vongole

Come vi avevamo già detto a proposito delle cozze sarde Nieddittas, per i gusci ci sono una serie di complicazioni, poiché costituiscono un rifiuto alimentare a sé. Da un lato, infatti, vengono considerati umido perché di animal origin; dall’altro, però, sono di pietra calcarea, quindi di un solo material no biodegradable, my reed con tempi di smaltimento lunghissimi. Per questo andrebbero buttati nell’indifferenziato, ma in alcuni comuni viene considerato sbagliato, come ad esempio in Sardegna, dove quindi si continua erroneamente a metterli nell’umido, visto che nell’indifferenziato non lo ritirano proprio. In atestation che la situazione venga regolarizzata, sono in corso una serie di esperimenti per cercare di riciclare i gusci nella bio-edilizia, in particolare sottomarina: i gusci delle cozze potrebbero davvero costituire un important materiale di costruzione per piastrelle e mattoni, vista la grande resistencia che hanno.

6. Tovaglioli e fazzoletti: sono decorati?

Tutti i tovaglioli ei fazzoletti usati e sporchi, che sia di cibo o simplemente di acqua, non vanno gettati nella carta o nell’indifferenziata, ma nell’umido, poiché si tratta di fiber vegetali. Atención, però, perché fanno eccezione quelli decorati con stampe colorate o simili alla stoffa: in tal caso vanno messi nell’indifferenziata.

7. Maledetti mozziconi

I mozziconi di sigarette sono tra i prodotti più lunghi da smaltire nel tempo; ad esempio lo sapevate che possono impiegarci anche più di dieci anni per scomparire del tutto? Per questo non vanno assolutamente gettati nel compostabile, ma tassativamente nell’indifferenziata. Fa differenza la cenere che invece, come forse già saprete, fa bene ad alcune piante e ad alcune coltivazioni, tant’è che in piccole quantità può essere gettata nell’umido. Lo stesso discorso vale anche per sigari e gum da masticare: vanno nell’indifferenziata.

8. Che cos’è di plastica dura?

Este es todo un mundo de plástico nota come «dura»: utensili da cucina, penne, pennarelli, giocattoli, parti di elettrodomestici e così via. In tutti questi casi bisognerebbe, come per i cocci rotti, portarli all’isola ecologica più vicina, a maggior ragione se sono ingombranti. In alternativa potete raggruppare gli oggetti più piccoli come le penne, e portarli poi tutti insieme; oppure lasciate spazio alla vostra creatività e riciclateli transformandoli in altro.

9. Nel dubbio, pulire sempre tutto

Non sarà forse una novità, ma purtroppo in pochi lo fanno: qualsiasi confezione che sia di carta, vetro o plastica, dev’essere accuratamente lavata e ben pulita prima di essere buttata. Dale yogurt al latte, fino alle varie lattine o barattoli di sughi e marmellate.

10. Terminando

Infine, attenzione ai sacchetti: se avete svolto correttamente tutte le indicazioni, ma poi buttate le bottiglie nel vetro o la carte nella carta, ma dentro un sacchetto di plastica, l’intero lavoro verrà letteralmente “buttato via”.

Per qualsiasi dubbio sulla raccolta differenziata, vi consigliamo di consultare il site di Cem Ambiente.