
Il 22 maggio è il giorno della «Santa dell’Impossibile»: santa rita, che si invoca nelle situazioni più complesse e dolorose, la stessa che – curiosità – gli studenti invocano la notte prima degli esami, e la più «pregata» sui social nel periodo clou dell’emergenza Covid-19. È una delle sante più amate e venerate di sempre, nata a Roccaporena (frazione di Cascia Perugia) nel 1381, e morta a Cascia in monastero, proprio il 22 maggio, del 1457.
La historia de Santa Rita
È divertata monaca dopo essere stata moglie e madre, riuscendo a far converte un marito violento e litigioso ea portare sulla retta via due figli che dopo la morte del padre invocavano vendetta. Ja resistito al dolore, portato pace per tutta la sua vita, e compiuto miracoli che l’hanno resa celebre in tutto il mondo: in fronte, come ricorda puntualmente l’iconografia a lei dedicata, with a spina della corona di Cristo, ha guarito una bambina dal vaiolo, un anziano da una forma grave di gastroenterite per cui aveva già ricevuto l’estrema unzione, e non solo . Tra i prodigi compiuti da Santa Rita, infatti, ce ne sono diversi legati alle rosa, i fichi e il miele. Da qui il dolce speciale che non manca sulle tavole dei fedeli nel giorno a lei dedicato: la crostata di fichi y miel all’acqua di rose.
El miracolo delle api de Santa Rita
Il prodigio legato al miele riguarda l’infanzia di Santa Rita: un giorno in cui, piccolissima e ancora in culla, nel giardino della casa paterna fu circumdata da una miríada de api. Le ronzavano copióse intorno, entrando e uscendo dalla bocca, incredibilmente senza pungerla. Un contadino, che si era appena tagliato la mano falciando i campi, assistette alla scena e corse verso di lei per mandare via gli insetti nel tentativo di proteggerla, e in quello stesso momento fu guarito: la sua ferita scomparve. Fu il primo miracolo della santa, mentre era ancora in fasce.
Il miracolo delle rose e dei fichi di Santa Rita
Le rose ei fichi, invece, sono legate a un episodio che riguarda il period in cui Santa Rita stava per morire: ammalata e allettata, chiese a una parente receiveata a farle visita di andare in giardino and portarle delle rosa e dei fichi da regalare alle consorelle. Era pieno inverno, un periodo in cui normalmente è impossibile trovare rose e file, perciò la relative pensò che Rita stesse delirando per la febbre alta. Dovette ricredersi poco dopo, perché in giardino trovò increíblemente una rosa sbocciata in mezzo alla neve e due fichi appena maturati sull’albero. Da qui l’usanza delle rose benedette il 22 maggio, e da qui la crostata di rose (di cui si utilizza l’acqua ad uso alimentare), fichi e miele a lei dedicata. Por probar, ecco la ricetta: