Placa la fame, e soddisfa il palato come quello “classico”: promise molto bene il biscotti antifamaproyecto del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università Cattolica di Piacenza che ora tutti conosciamo grazie ad Alberto Ángela, che ne ha habló durante la prima puntata di Nuestro, il suo nuovo programma di Rai1. Potrebbe está tratando de encontrar una solución efectiva contra la nueva «epidemia del secolo». Così quien ha definito elobesidad: sólo el 59% de la popolazione europea, e l’Italia primeggia. Siamo secondi nel Vecchio Continente per quanto riguarda gli adulti, e quarti per l’obesidad infantil. Reed per questo le cifre sono destinate ad aumentare, y conseguentemente tutte le malattie correlate, dal diabetes alle patología cardiovascular.
Come funziona il biscotto antifama
me motivó sono estilo de vida sbagliati – e quindi alimentazione scorretta e poco movimento – mi caña disfunzioni nel meccanismo che induce il senso di sazietà che a sua volta deriva anzitutto dagli ormoni, e in particolare dalla leptina. Il “biscotto antifame” interviene proprio correggendo questo meccanismo, e in tutti i prodotti da forno, che sono tra iù amati e contemporaneamente i più ricchi di zuccheri che determinao sbalzi glicemici. E tutto grazie all’alto di cuantitativo amilosio delle harina con cui è fatto (e quindi di amido resistente).
La molecole che placano la fama
I’amilosio è a molecola contentta nell’amido delle harina che, a seconda delle quantità, in cottura dà vita a una struttura più o meno inattaccabile da parte dei meccanismi digestivi. Questa struttura è l’amido resistente” e, quando è presente en percentuali superiori al 14%, è en grado di abbassare glicemia e colesterolo e contribuyene alla prevencion di alcune forme di tumore dell’intestinal crasso. Il punto è che le harina con uncontentto di amido resistente abbastanza elevato per svolgere queste preziose funzioni sono solo which di leguminosas (concentuali del 15-20%) che però non consentono di ottenere risultati ottimali per i prodotti da forno, perché non sono facili da lavorare.
Perché l’idea degli scienziati di Piacenza è innovativa
Ecco se posó en la ricerca dell’Università di Piacenza è partita da qui. La sfida dei ricercatori piacentini è stata proprio trovare una’alternativa semplice da lavorare y soprattutto útil para obtener un resultado final gustoso como el original per i prodotti da forno. “Abbiamo fatto lunghe ricerche in una banca dati specializzata grazie alla quale abbiamo trovato una specifica varietà di frumento naturalmente più ricca di amilosiocon quantità tali da produrre Durante la cottura un livello di amido resistente eficaz”, dice el profesor Gianluca Giuberti, capo de la escuadra ricercatori. “Abbiamo usato questa harina per i biscotti, con una semplice ricetta casalinga fattibile da tutti, proprio per mostrarne le potenzialità e la facilità di utilizzo. Ma questa varietà può essere usata anche per fare il pane, la pasta, e tutti gli altri prodotti da forno”, prosegue il prof.
I risultati degli studi
I risultati dell’intuizione sono stati decisamente promettenti: sono stati verificati con un semplice ed eficaz experimento che ha consento di capire qual è l’effetto immediato di preparazioni con una farina di questo type. Gioberti y su equipo hanno chiesto tiene un grupo para probar di eat biscotti antifame a colazione, e un altro gruppo hanno proposto invece biscotti tradizionali. Per pranzo entramb i gruppi sono stati lasciati liberi di mangiare focacce, ei soggetti che hanno consumato biscotti prodotto con questa farina di frumento con alto contentto di amilosio hanno mangiato una quantità di cibo inferiore, asumiendo per la precisione es 16% di calórico en meno.
¿Cuándo potremo assaggiare?
Il punto è che purtroppo la variedad harina usata dall’Università Cattolica di Piacenza non è en el comercio, nacido è posible probar una alternativa con le stesse caratteristiche in negozi specializzati o al supermercato «Il contentto di amilosio nelle harina che troviamo tra gli scaffali del supermercato è normalmente basso basso e standardizzato, perciò finché non saranno in vendita delle alternativa con quantitativi più elevanti non sarà possibile utilizzarle in cucina”, dice ancora il prof Giuberti. La buena noticia? Ci sono già varios aziende interessate al progetto di ricerca e chissà, tra qualche anno, magari potremmo provare anche noi.
Quando sarà il momento, ecco la ricetta dei biscotti antifame
I biscotti antifame avranno vienen ingredientes 2 uova, 80 g fruttosio, una bustina vanillina, 120 g di burro, sal 4 g, lievito e 300 g di harina y alto contenido di amilosio.